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Cosa fare in autunno in Capitanata: tra boschi, borghi e panorami incantevoli

Bellezza paesaggistica, panorami da sogno e momenti di relax. Concedersi un weekend fuori porta alla scoperta della nostra terra è un regalo che dovremmo farci almeno una volta al mese, un momento magico in cui allontanarci dalla routine di tutti i giorni e apprezzare i piccoli e grandi tesori che rendono la Capitanata un territorio unico nel suo genere.

Con l’arrivo dell’autunno, il turismo di prossimità cambia e dai borghi di mare e le località balneari che si affacciano sull’Adriatico, ci spostiamo inevitabilmente nell’entroterra. Vi abbiamo già parlato dei borghi montani del Gargano, piccoli centri dove trascorrere piacevoli giornate all’insegna della buona cucina e di scorci pittoreschi. Questa volta, però, vogliamo proporvi un particolare itinerario perfetto per la stagione autunnale.

Con l’arrivo dell’autunno torna anche il pungente venticello che ci solletica il collo e che ci suggerisce di tirar fuori dagli scatoloni maglioni caldi, sciarpe e cappelli. Salutiamo costumi da bagno, vestiti bianchi e leggeri per fare posto a un abbigliamento dai toni più caldi. Le foglie iniziano a cambiare colore e a cadere, il profumo della cannella lentamente invade le case e non vediamo l’ora di sporcarci le dita con le castagne appena cotte.

La natura intorno a noi iniziare lentamente a cambiare e si trasforma. In questa atmosfera è meraviglioso concedersi una gita fuori porta per ammirare il particolare fenomeno del foliage e rilassarsi lontano dal caos della città. Dove andare? Cosa fare? Ecco alcune idee su cosa fare in autunno in Capitanata.

Escursione in Foresta Umbra

A pochi passi da casa abbiamo una riserva naturale bellissima nella quale viene voglia di perdersi per sentirsi immersi in una vera e propria fiaba. Stiamo parlando della Foresta Umbra, polmone verde del Parco Nazionale del Gargano.

Per alcuni, il nome “Umbra” deriverebbe da antiche popolazioni di umbri che abitavano anticamente la foresta, mentre per altri, il nome deriverebbe semplicemente dal folto manto vegetativo che crea molte zone di ombra, offrendo panorami suggestivi. La Foresta Umbra ha una superficie di circa 10.000 ettari e si sviluppa nella parte più interna del promontorio del Gargano. Ricchissima di flora, vanta infatti oltre 2.000 di specie vegetali, e può essere considerata la più grande foresta italiana di latifoglie con faggi, che sono dei veri e propri monumenti botanici, con altezze di oltre 40 metri e diametri superiori al metro.

Se decidete di trascorrere una giornata all’insegna dell’aria pulita, circondati da alberi e animali, la Foresta Umbra fa al caso vostro. Per una gita fuori porta è la destinazione ideale per passare splendide ore all’aria aperto riscoprendo il meraviglioso contatto con la natura. Arrivati in questa oasi lontana dalle città, obbligatoria è la visita al laghetto e alla zona Daini, oppure per chi è appassionato di avventure, sono numerosi i sentieri esistenti nella Foresta Umbra che si possono attraversare per vivere momenti indimenticabili.

Per raggiungere la Riserva prendendo come riferimento il Cutino d’Umbra ( il piccolo laghetto presente nel mezzo della foresta) è raggiungibile, in auto, da diversi punti e paesi. Dall’autostrada A14 Adriatica, al casello di Poggio Imperiale-Lesina in direzione Vico del Gargano. La Riserva al Cutino d’Umbradista circa 77 chilometri. Da Vieste dista circa 25 chilometri. Da Vico del Gargano circa 15 chilometri. Da Peschici circa 27 chilometri.  Da Monte Sant’Angelo circa 32 chilometri. Da Mattinata circa 22 chilometri. Da Manfredonia circa 22 chilometri.

Il Gargano montanaro tra fede e tradizioni

Dopo aver passeggiato nel cuore del polmone verde della Capitanata avete voglia di trascorrere qualche ora in uno dei borghi del Gargano per provare la cucina locale? Il Gargano è puntellato da diversi centri perfetti per un pranzo ricco di prelibatezze locali, visite a siti di interesse storico e lunghe passeggiate tra vicoletti e saliscendi.

Ecco alcuni luoghi che dove assolutamente visitare durante il periodo autunnale per apprezzare gli spettacoli emozionanti e suggestivi della natura garganica.

Monte Sant’Angelo: “Monde” si sviluppa nel cuore del Parco Nazionale del Gargano ed è sede di ben due Siti riconosciuti Patrimonio mondiale dell’Umanità tutelato dall’UNESCO. Con le sue piccole casette bianche dell’antico rione Junno e il suo croccante e delizioso pane è una delle localtà montane più frequentate del Gargano.

Questo borgo del Foggiano è anche una delle capitali pugliesi della buona tavola e del buon bere, famose sono le ostie ripiene (ostie ripiene di mandorle tostate e miele), il caciocavallo podolico, le pettole natalizie, i poperati, gli scaldatelli (tipici taralli pugliesi), il pancotto, e ultimo ma non per importanza, il pane di Monte Sant’Angelo.

Vico del Gargano: il romantico paese dell’amore e degli agrumi è un luogo perfetto per trascorrere una piacevole giornata autunnale. Tante le chiese visitabili in questo caratteristico borgo del Gargano, le più famose sono sicuramente la Chiesa del Carmine, la Chiesa Matrice e la Chiesa della Misericordia. Per una pausa pranzo deliziosa vi consigliamo di gustare la gustosa paposcia locale, un particolare panfocaccia tipico dei paesini del Gargano da farcire con diversi condimenti.

San Giovanni Rotondo: meta di pellegrinaggio, il centro garganico di San Giovanni Rotondo è prettamente conosciuto per Padre Pio, uno dei Santi più amati e seguiti di tutti i tempi. In questo paese potrete passeggiare nel centro storico con il naso all’insù e perdervi tra le tane viuzze che si rincorrono, monumenti e palazzi.

Tappa obbligatoria la visita alla nuova Chiesa di San Pio progettata da Renzo Piano costituita dalla Chiesa Superiore e dalla Chiesa Inferiore. Uno dei momenti più suggestivi sarà sicuramente quello della visita all Cripta di Padre Pio, lì dove si trovano le sue spoglie, e della visita alla cella in cui ha vissuto fino all’ultimo dei suoi giorni.

Alla scoperta dei borghi dei Monti Dauni

Se dal Gargano preferite spostarvi sui Monti Dauni per ammirare il Tavoliere in tutta la sua estensione e godere dello spettacolo della natura in autunno, ecco alcuni borghi che vi consigliamo di non perdere:

Faeto: piccolo centro abitato da circa 700 persone, vanta un centro storico molto caratteristico, in cui potrete ammirare la Chiesa Madre del Santissimo Salvatore e perdervi tra le tante stradine che portano al “cunnùtte“, ovvero la porta del paese, regalandovi una vista mozzafiato sugli incantevoli boschi che circondano il paesino. Per quanto riguarda il cibo, invece, il borgo di Faeto è famoso per il delizioso prosciutto di maiale nero, una vera e propria prelibatezza.

Biccari: un altro borgo perfetto per essere scoperto e visitato in questo periodo autunnale è quello di Biccari. Un gioiellino dei Monti Dauni in provincia di Foggia che non smette di stupire i suoi visitatori. A Biccari si può vivere un’esperienza unica, magica e speciale nel fiabesco bosco di Biccari con le caratteristiche Bubble Room immersi nella natura per degustare i prodotti tipici dei Monti Dauni con un fantastico cesto picnic.

Bovino: i tetti rossi delle case del borgo medievale, le viuzze del centro storico e i tanti vicoletti che si snodano al cospetto di antichi palazzi e vecchie case. Bovino è un piccolo comune di 3 256 abitanti della provincia di Foggia, uno dei Borghi più belli d’Italia certificato Paese “Bandiera Arancione” dal Touring Club.

Si tratta di una vera e propria perla incastonata tra i Monti Dauni, un borgo affascinante il cui territorio è ricco di risorse naturali, sorgenti d’acqua e boschi. Conosciuto anche come la “Città degli ottocento portali di pietra”, realizzati dai maestri scalpellini locali, che abbelliscono quasi tutte le case private, Bovino vanta la presenza di un meraviglioso Castello Ducale che secondo cronache dell’epoca, divenne l’abitazione del figlio dell’imperatore Federico II di Svevia, Manfredi, prima della famosa battaglia di Benevento.

Roseto Valfortore: tra i borghi più caratteristici dei Monti Dauni in cui ammirare lo spettacolo della natura in autunno c’è sicuramente quello di Roseto Valfortore. A 650 metri di altitudine, questo borgo è letteralmente immerso in una paesaggio da fiaba. Qui il tempo sembra esseri fermato, tra i vicoletti, le botteghe artigiane e le stradine tipicamente medievali, si respirano tutti i profumi della tradizione gastronomica locale. Importante la presenza dei tartufi nei boschi che incorniciano il borgo, ogni anno, infatti, vengono organizzate gustose sagre dedicate al gioiello della terra.

 

 

Fonte: turismovieste.it

 

 

Annarita Correra

Mi chiamo Annarita Correra, ho 28 anni, sono una giornalista pubblicista, una copywriter, content creator e cantastorie. Credo che la bellezza salverà il mondo e per questo la cerco e la inseguo nella mia terra, la più bella del mondo. L’amore per la letteratura mi ha portato a conseguire la laurea triennale in Lettere Moderne e quella magistrale in Filologia Moderna. Ho collaborato con riviste online culturali, raccontando con interviste e reportage le bellezze pugliesi. La mia avventura con Foggia Reporter é iniziata cinque anni fa. Da due anni curo la linea editoriale del giornale, cercando di raccontare la città e la sua provincia in modo inedito, dando voce e spazio alla cultura e alle nostre radici. Scrivo e creo contenuti digitali, gestisco la pagina Instagram del giornale raccogliendo e raccontando le immagini più belle delle nostra terra.

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