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Foggia tanto tempo fa: viaggio tra le cartoline di una volta

La nostra città è ricca di tesori, basterebbe camminare un po’ con il naso all’insù per ammirare ciò che abbiamo e che, troppe volte, dimentichiamo. Foggia è bella ma non lo sa, quella di una volta lo è ancora di più. Per questo motivo siamo andati alla ricerca di vecchie e ingiallite cartoline che racchiudono tutta la sua essenza e i suoi luoghi più caratteristici.

Foggia fa paura, lo sappiamo. Quando il nome della nostra città compare sulle pagine dei giornali nazionali è quasi sempre per motivi legati alla cronaca nera, alla mafia e agli atti violenti e intimidatori.

Foggia, però, è molto altro e dobbiamo essere noi foggiani ad urlarlo a testa alta. Ripercorrendo la sua storia, cercando la sua bellezza nelle sue chiese, nelle sue storie, nei suoi volti, nei suoi vicoli, nel suo centro storico e, perchè no, nelle cartoline.

Un tempo, le cartoline, rappresentavano un modo semplice e genuino per mandare un saluto o un augurio. I bar, le tabaccherie, le cartolerie e le edicole ne erano stracolmi. Poi, un po’ alla volta, sono diventate obsolete, alcuni direbbero vintage.

Sicuramente la tecnologia ci permette di condividere i nostri scatti in tempi velocissimi con chi vogliamo, anche dall’altra parte del mondo. Ma le cartoline erano romantici ricordi che duravano molto più di semplici click al cellulare.

Cerchiamo di ripercorrere la storia di Foggia attraverso le sue cartoline, scoprendo e riscoprendo i suoi luoghi più caratteristici e suggestivi immortalati per sempre. (Galleria fotografica a cura di Alberto Mangano)

Quella che vedete in cartolina è la Stazione di Foggia che si apre alla fine di Viale XXIV maggio. La Stazione, un tempo era il fiore all’occhiello non solo di Foggia ma di tutto il Bel Paese. Questa importante “porta” per la città, nel corso del tempo, ha vissuto momenti d’oro alternati a periodi di distruzione.

Maria Grazia Barone è la nota casa di riposo foggiana, che sorge nel centro di Foggia alla fine di corso Giannone. La storia della Fondazione è estremamente legata alla nobildonna foggiana di cui porta il nome, o per meglio dire al suo testamento.

Un tempo lì dove oggi sorge piazza Umberto Giordano, vi era piazza Vincenzo Lanza. In questa vecchia cartolina si nota, sulla destra, il meraviglioso Palazzo Pedone.

Siamo sempre su piazza Umberto Giordano ma, da questa prospettiva, riusciamo a scorgere il Palazzo De Nisi-Giaquinto. Un interessante e storico angolo della città, fotografato sempre da tanti curiosi.

A Foggia c’è uno scorcio che sembra portarci nella Capitale. Stiamo parlando del Palazzo delle Statue. Nel cuore della città, proprio difronte ad una delle piazze più famose e vissute dai foggiani, Piazza Italia, si erge uno splendido palazzo che un po’ ci ricorda i tanti meravigliosi edifici della città eterna.

Tra le piazze di Foggia la più famosa è lei, piazza Umberto Giordano, il cui nome riprende quello del grande compositore nato a Foggia e conosciuto in tutto il mondo.

Quello che vedete in questa cartolina è lo stadio di Foggia, lo stadio Pino Zaccheria, nella zona San Ciro. Cuore pulsante dei satanelli, lo stadio rappresenta il luogo simbolo di chi ama e segue il Foggia.

Concludiamo il nostro viaggio vintage al luogo che forse più di tutti è “da cartolina”. I giardini pubblici di Foggia, definiti dai foggiani, “Villa Comunale”, sono il parco urbano più grande del Sud Italia, dopo la Villa Floridiana di Napoli.

Annarita Correra

Mi chiamo Annarita Correra, ho 28 anni, sono una giornalista pubblicista, una copywriter, content creator e cantastorie. Credo che la bellezza salverà il mondo e per questo la cerco e la inseguo nella mia terra, la più bella del mondo. L’amore per la letteratura mi ha portato a conseguire la laurea triennale in Lettere Moderne e quella magistrale in Filologia Moderna. Ho collaborato con riviste online culturali, raccontando con interviste e reportage le bellezze pugliesi. La mia avventura con Foggia Reporter é iniziata cinque anni fa. Da due anni curo la linea editoriale del giornale, cercando di raccontare la città e la sua provincia in modo inedito, dando voce e spazio alla cultura e alle nostre radici. Scrivo e creo contenuti digitali, gestisco la pagina Instagram del giornale raccogliendo e raccontando le immagini più belle delle nostra terra.

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