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Cosa vedere a Vieste: le tappe imperdibili per visitare la perla del Gargano e i suoi dintorni

Vieste – Per la sua bellezza è considerata la perla del Gargano e per la sua posizione è sicuramente una tappa fondamentale per chi vuole girare alla scoperta del Promontorio garganico, una terra dalle sfumature incantevoli che dall’azzurro dell’Adriatico vanno al verde brillante della profumata macchia mediterranea.

Vieste è un delizioso e caratteristico centro che si affaccia sul mare, uno dei borghi marinari da visitare assolutamente se state programmando una vacanza in Puglia e in particolare in provincia di Foggia.

Vieste regala sempre tante emozioni e ricordi indelebili ai suoi visitatori. Per una vacanza al mare che si rispetti alla scoperta del Gargano è davvero impossibile tralasciare l’incantevole Vieste. Con le sue casette bianche e le sue splendide spiagge è una località perfetta per ammirare l’essenza del Gargano.

Simbolo della cittadina il caratteristico Pizzomunno, l’alto e bianco monolite intorno a cui ruota una toccante e romantica leggenda. Se visitate Vieste non perdetevi l’occasione di scattare una foto all’iconica scalinata dell’amore.

Se siete alla ricerca di una meta in cui conciliare relax, divertimento e spiagge da sogno, Vieste farà sicuramente al caso vostro. Inoltre, è un ottimo punto di partenza per partire via mare alla scoperta delle tante grotte marine e baie che costellano la costa garganica avventurandosi in divertenti escursioni in barca.

Cose vedere a Vieste

Per visitare la cittadina di Vieste, considerata la regina della Puglia per il turismo balneare e ricca di bellezze naturali, vi consigliamo di perdervi tra i suoi vicoletti ricchi di negozi di souvenir e scorci da sogno così da concedervi ore di relax e tranquillità.

Se però amate programmare nei minimi dettagli la vostra vacanza, ecco 5 tappe imperdibili per scoprire Vieste e i suoi spettacolari dintorni.

Castello e Spiaggia della Scialara

La Spiaggia della Scialara è principale spiaggia di Vieste. Questa meravigliosa spiaggia che sorge nella parte meridionale della cittadina bianca è anche conosciuta come spiaggia “del Castello”.

L’antico e austero Castello Svevo di Vieste, infatti, la sovrasta con tutta la sua possenza creando un paesaggio romantico e fiabesco. Su una rupe a strapiombo sul mare, avvolto da una magica atmosfera come racchiuso in una tela romantica, il Castello di Vieste si erge al margine del centro storico della cittadina garganica.

Spiaggia della Scialara è lunga 3 kilometri, tutta di sabbia soffice e dorata. Questa spiaggia è facilmente accessibile e sono presenti moltissimi stabilimenti balneari.

Pizzomunno

A impreziosire la Spiaggia della Scialara ci pensa Pizzomunno. Molti conoscono questa spiaggia viestana, infatti, anche come “Pizzomunno” grazie alla presenza del grande monolite bianco che sorge proprio sulla sua riva.

Questo caratteristico e meraviglioso monolito solitario, nel corso del tempo, è diventato un po’ il simbolo della cittadina garganica anche grazie alla meravigliosa canzone di Max Gazzè presentata a Sanremo alcuni anni fa che con il suo toccante testo ha fatto conoscere a tutti gli italiani la stupenda leggenda legata a questo luogo.

La leggenda che ha ispirato Max Gazze con la sua canzone vede protagonisti due giovani e una storia d’amore che nasce sulle sponde delle spiagge di Vieste, una deliziosa cittadina di mare che conserve antiche tradizioni legate al mondo dei pescatori.

Secondo l’antica leggenda Pizzomunno era un bellissimo e giovane pescatore. Cristalda era una bellissima giovane del luogo. Tra i due nacque una dolce e travolgente storia d’amore.

Da pescatore Pizzomunno è costretto a trascorrere gran parte delle sue giornate in mare aperto, qui – secondo la leggenda – viene tentato dalle sirene che cercano di attrarlo in tutti i modi. Il giovane innamoratissimo della sua bella Cristalda rifiuta le attenzioni delle sirene che decidono così di vendicarsi.

Un giorno mentre i due innamorati sono in riva al mare, le sirene si vendicano con il pescatore riemergendo dal mare e trascinando negli abissi Cristalda. Per la rabbia e il dolore il corpo del giovane si pietrifica trasformandosi in un grande monolite che ancora oggi vive sulla spiaggia del borgo ai piedi del Castello.

Scalinata dell’amore

Impossibile non visitare il centro storico di Vieste e non scattare almeno una foto all’ormai iconica scalinata dell’amore, un vero e proprio simbolo della cittadina garganica che da due estati la ospita.

Realizzata nel 2019 in occasione della rassegna “Vieste in Love“. A renderla unica e poetica i meravigliosi versi della canzone de “La leggenda di Cristalda e Pizzomunno” interpretata da Max Gazzé al Festival di Sanremo 2018.

Alcuni hanno definito questa scalinata, “la scalinata della discordia” e non dell’amore. Motivo? Non tutti i viestani erano d’accordo che queste frasi romantiche fossero fatte su questa scalinata. I più anziani abitanti della perla del Gargano non hanno visto di buon occhio le scritte rosse fatte sulla scalinata, un ricordo della loro fanciullezza che non doveva essere toccato.

I più romantici, invece, hanno accolto con grande entusiasmo questa dimostrazione d’amore che si scioglie su oltre 150 scalini che collegano il centro con il borgo antico e raccontano una delle leggende più toccanti del territorio che vede come protagonisti il giovane pescatore Pizzomunno e la sua amata Cristalda.

Trabucchi

I trabucchi sono giganti silenziosi del mare Adriatico e i mastri trabuccolanti conservano l’antica tradizione legata a queste vecchie e caratteristiche macchine per la pesca.

L’Associazione “La Rinascita dei trabucchi Storici” da tempo si occupa dei trabucchi del Gargano, intervenendo quotidianamente per risanare queste storiche strutture.

I trabucchi sono veri e propri simboli del nostro meraviglioso Gargano e memori di una storia fatta di tradizioni e leggende. Sono antichissimi strumenti di pesca diffusi lungo tutta la costa, da Vieste a Peschici.

Il Trabucco di Punta Santa Croce, conosciuto anche come trabucco del porto, è uno dei più antichi, protagonista indiscusso dell’economia legata alla pesca fino alla metà del ‘900. Oggi questo trabucco, sapientemente ricostruito dai trabuccolanti di Vieste è sicuramente il simbolo culturale della città ed è soprattutto una delle attrattive turistiche di tutto il Gargano.

Con il recente recupero di Punta Santa Croce, la costa dei trabucchi di Vieste si arricchisce di un altro autentico gigante di legno che con i trabucchi di Punta Lunga, Molinella e San Lorenzo crea uno stupendo percorso alla scoperta del Gargano più autentico.

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Crediti Foto: La Rinascita dei Trabucchi Storici

Santuario di Santa Maria di Merino

Il Santuario di Santa Maria di Merino sorge a 7 km a Nord di Vieste, costituito da una semplice e bianca chiesetta rurale dal grande valore simbolico e religioso per i fedeli del comune garganico di Vieste.

Il luogo in cui oggi sorge il Santuario, stando ad antiche testimonianze molto autorevoli come quelle di Plinio il Vecchio, era un tempo la sede dell’antica città di Merinum, un piccolo e antico insediamento, la cui popolazione, nel corso dei secoli, si era spostata in quella che poi sarebbe diventata la cittadina di Vieste.

Chiesa di San Francesco

Impossibile non notarla nelle cartoline e nelle foto che catturano la bellezza di Vieste, la meravigliosa Chiesa di San Francesco un vero e proprio simbolo della perla del Gargano che merita di essere visitato.

Collocata nella zona più ad est del centro storico della cittadina garganica, annessa all’attiguo convento, la Chiesa di San Francesco la Chiesa di San Francesco si affaccia sul mare cristallino del Gargano da un’omonima scogliera rocciosa, Punta San Francesco.

La chiesa sorge in luogo spettacolare che regala sempre emozionanti momenti e stupendi panorami. Dalla chiesa, infatti, da un lato si può scorgere l’isolotto di Santa Eufemia con il suo suggestivo faro, da un altro il caratteristico centro storico della cittadina e infine dall’altro la graziosa baia della Marina piccola con l’omonima piazzetta.

Baia San Felice

Incastonata in una cornice nturale mozzafiato, da sempre immortalata in moltissime foto, Baia San Felice è uno dei tanti tesori naturali che il Gargano può vantare.

La Baia di San Felice – un luogo incantevole a circa 8 km a sud di Vieste – ospita, infatti, una delle bellezze naturalistiche più spettacolari e suggestive di tutta la costa garganica, l’Architiello di San Felice.

Da sempre visitata e ammirata da tantissimi turisti e curiosi, offre una caratteristica spiaggetta, larga circa 100 metri, dal basso fondale sabbioso. L’Architiello di San Felice è il risultato naturale dell’azione incessante che acqua e vento hanno impresso alla roccia carsica del Gargano nell’arco dei secoli.

L’arco si può ammirare dal meraviglioso punto panoramico di Torre San Felice, raggiungibile in auto o via mare, un’antica torre costiera d’avvistamento che come tante altre caratterizza la costa garganica.

san felice gargano

Foresta Umbra

Ci spostiamo ora nell’entroterra per avventurarci nella Foresta Umbra, polmone verde del Gargano. La Foresta Umbra ha una superficie di circa 10.000 ettari e si sviluppa nella parte più interna del promontorio del Gargano.

10.000 ettari di flora e fauna incontaminata rendono questo luogo magico e unico, perfetto anche per gli amanti del trekking. Può essere considerata la più grande foresta italiana di latifoglie con faggi, che sono dei veri e propri monumenti botanici, con altezze di oltre 40 metri e diametri superiori al metro.

Nella Foresta sono presenti circa 4.000 ettari di faggeti, querceti di Cerro, con presenza di Farnetto, Leccio, Roverella e specie nobili quali l’Acero, il Carpino bianco, l’Acero campestre, l’Acero montano, l’Orniello, il Tasso e tante altre specie.

Ricca è anche la bassa macchia mediterranea presente diffusamente nel territorio e nel sottobosco, con Agrifogli, Vitalbe, Lentisco, Ginepro e ben 65 specie di Orchidee selvatiche. Un potpourri di vegetazione e colori.

La Foresta Umbra ha inoltre una fauna molto ricca e variegata, si possono incontrare il Capriolo garganico, il Gatto selvatico, il Cinghiale, il Tasso, la Donnola, il Ghiro, il Gufo reale, il Gufo comune, il Picchio, l’Allocco, il Barbagianni, la Gazza e la Beccaccia.

Se decidete di trascorrere una giornata all’insegna dell’aria pulita, circondati da alberi e animali, la Foresta Umbra fa al caso vostro. Per una gita fuori porta è la destinazione ideale per passare splendide ore all’aria aperto riscoprendo il meraviglioso contatto con la natura.

Per raggiungere la Riserva prendendo come riferimento il Cutino d’Umbra ( il piccolo laghetto presente nel mezzo della foresta) è raggiungibile, in auto, da diversi punti e paesi. Da Vieste dista circa 25 chilometri.

Fonte: turismovieste.it

 

 

 

 

 

 

Redazione

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