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Un arco naturale, acqua cristallina e panorami mozzafiato: alla scoperta di Baia di San Felice

Il nostro meraviglioso Gargano è un insieme di spettacolari paesaggi, tra le tante bellezze di questa terra non possiamo non parlarvi di una delle baie più suggestive, la Baia di San Felice, un luogo incantevole a circa 8 km a sud di Vieste.

La stupenda spiaggia di Baia San Felice è incastonata in una cornice nturale mozzafiato, da sempre immortalata in moltissime foto.

La Baia di San Felice ospita, infatti, una delle bellezze naturalistiche più spettacolari e suggestive di tutta la costa garganica, l’Architiello di San Felice.

L’Architiello è un vero e proprio simbolo del Gargano e della Puglia. Si tratta di un vero e proprio arco naturale inserito in uno spettacolare paradiso immerso nel verde.

Baia di San Felice, un gioiello naturale nel cuore del Gargano

La Baia di San Felice, da sempre visitata e ammirata da tantissimi turisti e curiosi, offre una caratteristica spiaggetta, larga circa 100 metri, dal basso fondale sabbioso. L’Architiello di San Felice è il risultato naturale dell’azione incessante che acqua e vento hanno impresso alla roccia carsica del Gargano nell’arco dei secoli.

L’arco si può ammirare dal meraviglioso punto panoramico di Torre San Felice, raggiungibile in auto o via mare, un’antica torre costiera d’avvistamento che come tante altre caratterizza la costa garganica.

Crediti Foto: gargano.net

Un paesaggio incantato, da sogno, una vera e propria gioia per gli occhi e per il cuore che vi rimarrà impresso nei ricordi.

Questo arco naturale sembra nascere da acque cristalline che vanno dal turchese al blu profondo, per poi perdersi tra la verde vegetazione della macchia del Gargano.

Intorno all’Architiello si raccontano molte leggende, tutte suggestive e interessanti che vi invitiamo a scoprire interrogando la gente del posto che saprà intrattenervi con antiche storie su marinai, sirene e divinità.

Si narra, infatti, che questo arco fu ricavato nelle rocce dalle Ninfe marine e dai Tritoni. Questi lo edificarono in onore del re del mare, Nettuno, e di sua moglie, Anfitrite.

Le divinità trascorsero in queste terre una romantica e indimenticabile vacanza. Si racconta che le Ninfe e i Tritoni cercarono di dar vita, in loro onore, ad un paesaggio che risaltasse il loro amore, da qui la nascita di un poetico scorcio naturale che ancora oggi affascina tutti.

Fonte: abcgargano.com

Redazione

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