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Foggia, Macelleria Moreo: da 50 anni è la “gioielleria” della carne, qui si preparano i veri torcinelli foggiani

Foggia – Amiamo raccontare attività storiche della città che sono sopravvissute a periodi di crisi economica, all’apertura dei grandi centri commerciali e alla diffusione degli e-commerce. In città continuano a vivere alcune piccole attività storiche, perlopiù a conduzione famigliare, che oggi rappresentano vere e proprie istituzioni.

Ad oggi ne sopravvivono poche e resistono grazie alla professionalità che si sono costruite nel corso degli anni. Dopo avervi parlato di realtà come quelle di Ramar, la Svizzera e il negozio di musica Nasillo, questa volta vogliamo parlarvi di una delle macellerie più apprezzate dalla città, la Macelleria Moreo.

Nel cuore della “zona San Ciro“, a pochi passi dallo Stadio Pino Zaccheria precisamente in via Gaetano Salvemini 130, da oltre 50 anni la Macelleria Moreo è un’istituzione per chi ama mangiare carni sempre fresche e di qualità.

Domenico Palladino, venuto a mancare l’anno scorso, ha lasciato la sua più grande eredità, ovvero la sua passione e dedizione per il lavoro, ai suoi figli Rosa e Franco che sin da piccoli hanno intrapreso la carriera di macellai affiancando il padre nelle preparazioni e nella vendita al banco.

“La macelleria è nata nel 1970, mio padre lavorava in una stalla e conosceva bene il bestiame. Si occupava delle gare, portava a sfilare gli animali vincendo anche molte gare, era orgoglioso del suo lavoro e un giorno decise di intraprendere una vera e propria avventura, quella di aprire una macelleria tutta sua. Mio zio era macellaio e insegnò a mio padre i trucchi del mestiere”, ci racconta Rosa.

“Con mia madre hanno aperto la loro macelleria chiamandola con il cognome di mia madre in questa sede dove ci troviamo oggi. La macelleria Moreo è sempre stata qui, punto di incontro di tanti foggiani e soprattutto punto di riferimento per chi nel quartiere ama acquistare carni fresche e di qualità – continua Rosa -.

Io e mio fratello eravamo piccoli quando è nata la macelleria. In questo locale passavamo gran parte del nostro tempo, facevamo i compiti il pomeriggio e aiutavamo i nostri genitori come potevamo. La nostra è un’attività che da sempre è stata gestita e portata avanti dalla famiglia.

Abbiamo iniziato a proporre i tagli tradizionali per poi seguire le esigenze della clientela, anno dopo anno, con proposte sempre diverse. Inizialmente si consumavano molto i secondi tagli, si usava fare la pizzaiola, con le nuove generazioni questi piatti hanno lasciato il posto a preparazioni diverse e ora c’è poca gente che fa ancora la pizzaiola. Oggi si preferiscono piatti di carne più semplici come la fettina, la salsiccia e qualsiasi altro pezzo che può essere cotto velocemente.

Prima quando alzavamo la serranda alle 6 di mattina c’erano già le persone in fila, i ritmi della vita erano diversi, erano più lenti, ora la vita è più frenetica e anche noi dobbiamo stare al passo con i cambiamenti. Prepariamo costatine di maiale e altri pezzi già pronti per essere cucinati”.

Mentre Rosa ci parla sentiamo i rumori tipici della macelleria, le lame dei coltelli che vengono affilate da Leonardo, il rumore della battitura della carne e dei colpi che Franco da con il suo coltello alla costata pronta per essere incartata e venduta a un signore. Il lungo banco frigo in cui sono sistemati con cura tutti i vari prodotti sembra una vera e propria vetrina di gioielleria. Rosa e suo fratello, ogni giorno, sistemano con grande cura i tagli di carne da mostrare ai clienti.

Nulla deve essere lasciato al caso, tutto deve essere perfetto e in ordine. Anni e anni di sacrifici, dedizione e tanto lavoro hanno reso questa attività una vera istituzione della carne a Foggia e della carne foggiana come i deliziosi e tipici torcinelli. Nella Macelleria Moreo vengono preparati dalle abili mani di Leonardo che segue la tradizionale ricetta del padre di Rosa e Franco, storico propietario dell’attività.

I torcinelli sono un piatto tipico della cucina locale, golosi involtini di carne che derivano da un piatto molto antico della nostra terra, il cosiddetto “Cazzomarro“, un piatto a base di interiora di agnello che deriva dalla cucina dei terrazzani.

“Mio padre diceva che a furia di preprare i torcinelli gli girava la testa, non a caso il nome deriviva dal verbo torcere, ma lui voleva farli e doveva farli perchè la clientela li ha sempre richiesti. In fondo sono un piatto della nostra tradizione e noi li prepariamo seguendo da anni la stessa ricetta con un piccolo ingrediente segreto, qualche fattina di capocollo di maiale che rende ancora più saporito il torcinello.

I torcinelli sono molto richiesti, quelli più grandi vanno molto durante l’inverno e le feste perchè si preparano al forno con le patate, quelli più piccoli invece si fanno arrostiti d’estate sulla brace”.

Mancano pochissimi giorni al Natale e prima di salutare Rosa le chiediamo quali sono i piatti a base di carne preparati in occasione delle feste natalizie. “In vista delle feste aumenta la richiesta degli arrosti, la cucina tradizionale che prevede il brodo a Santo Stefano e le patate al forno è rimasta per pochi, soprattutto per le persone più anziane, le nuove generazioni amano piatti più ricercati.

Per questo motivo preparo le lonze con arancia, prugne, uvetta, pistacchi, pinoli. Ricette natalizie realizzate con maiale e tacchino. Le regine di questo periodo sono anche le faraone ripiene con le castagne. In generale realizziamo piatti da cucinare semplicemente con un po’ di vino bianco e brodo. In questo modo gusto e utilità si uniscono e danno vita a un piatto natalizio diverso e prelibato”.

 

Annarita Correra

Mi chiamo Annarita Correra, ho 28 anni, sono una giornalista pubblicista, una copywriter, content creator e cantastorie. Credo che la bellezza salverà il mondo e per questo la cerco e la inseguo nella mia terra, la più bella del mondo. L’amore per la letteratura mi ha portato a conseguire la laurea triennale in Lettere Moderne e quella magistrale in Filologia Moderna. Ho collaborato con riviste online culturali, raccontando con interviste e reportage le bellezze pugliesi. La mia avventura con Foggia Reporter é iniziata cinque anni fa. Da due anni curo la linea editoriale del giornale, cercando di raccontare la città e la sua provincia in modo inedito, dando voce e spazio alla cultura e alle nostre radici. Scrivo e creo contenuti digitali, gestisco la pagina Instagram del giornale raccogliendo e raccontando le immagini più belle delle nostra terra.

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