Foggia, aggredito infermiere del 118

Ancora un’aggressione al personale sanitario in servizio al 118 di Foggia. L’altra sera un infermiere di 63 anni è stato aggredito da un uomo soccorso da un’ambulanza e trasportato al pronto soccorso. Quando l’ambulanza è giunta al Policlinico Riuniti l’uomo è sceso dall’ambulanza sferrando un pugno al mezzo e poi ha preso a schiaffi l’infermiere.
L’autista e il soccorritore che erano con l’infermiere sono stati aggrediti verbalmente. La vittima ha riportato ferite giudicate guaribili in una decina di giorni. Sul posto, poco dopo, sono giunte le forze dell’ordine allertate da un collega della vittima con il dispositivo di allarme di cui è stato dotato il pronto soccorso di Foggia.
“Non veniamo tutelati da nessuno. Lavoriamo – ha commentato l’infermiere aggredito – per portare il pane a casa, per mantenere le nostre famiglie, i nostri figli. Non possiamo vivere così, con la paura che ci accada qualcosa. Chiediamo maggiore tutela”. Quella di ieri sera è l’ennesima aggressione registrata ai danni di sanitari che lavorano nei pronto soccorso o al servizio della rete emergenza-urgenza del 118 a Foggia e in provincia.
In poco più di un mese e mezzo sono quattro le aggressioni a medici e infermieri avvenute solo nel capoluogo dauno. Tra le vittime anche la stessa dirigente medico del Pronto Soccorso del Policlinico Riuniti di Foggia, Paola Caporaletti. La primaria dopo essere intervenuta per sedare gli animi di familiari di una ragazza che era stata accompagnata al pronto soccorso contro alcuni operatori sanitari è stata strattonata e poi insultata e minacciata da una famigliare della ragazza.
