Foggia, si è conclusa la rassegna ‘Riprendiamoci la scena’, teatro all’insegna dell’impegno etico, civile e sociale

FOGGIA – Si è conclusa questa mattina, con la rappresentazione dedicata alle scuole dell’ultimo spettacolo in cartellone, ‘Familia’, la quarta edizione della rassegna teatrale fortemente orientata al sociale e all’impegno civico “Riprendiamoci la scena”, organizzata dal Presidio Libera di Foggia ‘N. Ciuffreda e F. Marcone’, dall’Associazione Nazionale Magistrati – sottosezione di Foggia, dal Comune di Foggia e dalla Fondazione dei Monti Uniti di Foggia, con il coinvolgimento anche di quattro compagnie locali (Piccola Compagnia Impertinente, Piccolo Teatro di Foggia, Teatro dei Limoni, Teatro della Polvere). Il tema proposto quest’anno è stato “Destini intrecciati: tra scelte e legami” e le rappresentazioni in cartellone sono state tutte legate dal filo conduttore dell’importanza delle scelte, dei contesti e delle relazioni nella vita di ciascuno.
Ieri sera, al termine della rappresentazione per il pubblico di ‘Familia’, che ha confermato il talento e la versatilità di Dino La Cecilia come autore oltre che come attore e la bravura di tutti gli attori e le attrici della compagnia Piccolo Teatro (a partire da Fabio Conticelli), e che ha descritto le relazioni familiari in tutte le loro sfumature emotive e divertito e commosso il pubblico numeroso, sono saliti sul palco anche Rossella Pensa per l’ANM, Federica Bianchi per Libera e l’assessore alla Legalità Giulio De Santis in rappresentanza dell’amministrazione comunale, della sindaca Maria Aida Episcopo e dell’assessora alla Cultura Alice Amatore che hanno pienamente condiviso e promosso le finalità della rassegna e la necessità di accoglierla nel contenitore culturale più importante e prestigioso della città e di coinvolgere in particolare le giovani generazioni.
Il bilancio tracciato è certamente positivo, e la concomitanza con l’operazione che ha portato ieri a quattro arresti e alla scoperta da parte degli inquirenti del tentativo inquietante della malavita organizzata locale di inquinare e condizionare anche il Calcio Foggia 1920, ha rinnovato la necessità e l’urgenza di raccontare e offrire spazi, visibilità e opportunità anche e soprattutto alla Foggia sana, e all’arte e alla bellezza in risposta all’orrore, al degrado etico e morale e alla violenza.
