Viaggi e turismo

Viaggio verso il Monte Cornacchia, il "Tetto della Puglia"

La Domenica è la giornata per eccellenza degli sportivi, è risaputo. Ci si diletta nel seguire gli incontri calcistici e nel praticare discipline sportive en plein air quali ciclismo, corsa, camminata eccetera. Numerosi sono i sentieri da percorrere, a prescindere dal mezzo, per godere appieno delle bellezze paesaggistiche che la Capitanata offre.

Dalle colline dai dolci e lineari della Daunia crinali alle montagne irte e scoscese del Gargano a picco sul mare. La scelta è ampia, ma il nostro focus in questa occasione si sposta sulla cornice dei Monti Dauni con la vetta più alta della nostra regione: il Monte Cornacchia, anche conosciuto come il “Tetto della Puglia” per l’insolita altitudine che lo caratterizza.

Raggiungerlo può sembrare impegnativo, a tratti difficoltoso, ma una volta giunti in cima il panorama che si palesa ai nostri occhi vale decisamente la fatica dell’impresa. Per molti può sembrare un percorso ripetitivo, ma in realtà in ogni stagione presenta un fascino diverso da ri-scoprire.

Per raggiungere l’area dalla quale si diramano i sentieri collegati al Monte Cornacchia occorre arrivare in auto al centro abitato di Biccari per poi procedere verso Roseto Valfortore e seguire le indicazioni per il Parco Avventura di Biccari o per il Lago Pescara.

Suddetto Lago rappresenta una meta privilegiata per scampagnate e picnic, data la presenza di un’area attrezzata e accogliente. Il termine “Pescara” non è però da confondere con l’omonimo capoluogo abruzzese, bensì sarebbe probabilmente da attribuire alla trascrizione errata del nome, che invece sarebbe dovuto essere “Peschiera”, a indicare la particolare prolificità della pesca.

Il Lago si estende per circa tre ettari e le sue acque sono alimentate da sorgenti sotterranee e da ruscelli che presentano una ricca vegetazione abitata da un ecosistema piuttosto vario. E’ facile, frequentando questi luoghi, lasciarsi catturare dalle emozioni e ritrovarsi immersi in uno scenario intriso dei colori e delle profumazioni intense che quest’ultimo regala.

Sulla sponda a sinistra del lago, rivolti in direzione del monte (Toppo Pescara) che lo sovrasta, ha inizio un percorso sterrato pietroso che, su un tratto iniziale di 227 m, presenta una pendenza media di 28,6% con punte del 33%, idoneo ad un escursionismo base, ma più impegnativo in Mountain Bike (dati forniti dal sito web visitmontidauni.it). Percorrere questo itinerario consente di immergersi pienamente nel verde boschivo dei Monti Dauni e più in generale delle colline attraverso gli elementi principali che la compongono.

L’arrivo a destinazione, ossia in vetta al Monte Cornacchia, è segnato dalla presenza del celebre Rifugio Forestale, una struttura in pietra ad accesso libero e utilizzabile da chiunque come punto di “riposo”, anche per il pernottamento a mo’ di scout. Passare la notte in questo luogo permette di osservare uno dei cieli stellati più suggestivi di sempre grazie allo scarso inquinamento luminoso che rende gli astri ben visibili anche a occhio nudo.

Il punto più alto della Puglia è indicato alle spalle del rifugio con un pilastro in calcestruzzo di piccole dimensioni che rappresenta uno dei punti geodetici dell’Istituto Geografico Militare. Il panorama offerto dal tetto della Puglia, durante le giornate dal cielo terso e nitido, include non soltanto i Monti Dauni, il Tavoliere e il Gargano, ma anche i Monti del Matese e la Maiella, ben visibile in condizioni climatiche ottimali.

Al netto di questo itinerario, vi consigliamo di sperimentare personalmente l’esperienza del trekking e l’insegnamento della montagna che, almeno per un po’ di tempo, ci consente di ritrovare noi stessi allontanandoci dai ritmi frenetici della quotidianità.

Marilea Poppa

Ventenne, Studentessa di Lingue e Culture moderne e aspirante giornalista. Scrive di arte, letteratura e sport per testate giornalistiche online. Il suo motto è: “la cultura cura” (culture heals) a dimostrazione di come la promozione e la divulgazione della Cultura, in tutte le sue forme, possa essere una terapia vitale oltreché uno stile di vita.

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