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Tratturi ed ecosostenibilità, Lovecchio: “Propongo una gestione a livello nazionale, magari con sede a Foggia”

“La via Francigena del sud, la via Sacra Langobardorum, questi antichi cammini che tagliano tutta Europa, per poi proseguire attraverso altri percorsi verso i porti più importanti della Puglia che rappresentavano gli imbarchi principali per proseguire il pellegrinaggio verso la Terrasanta.

I tratturi, i camminamenti, i 60 passi napoletani che delimitavano la larghezza del regio tratturo e poi la transumanza, che rappresenta la vita per molti foggiani, per le cittadine del Tavoliere, alcune di esse fondate grazie ai flussi di bestiame con l’Abruzzo”. Queste le parole di Giorgio Lovecchio deputato e vicepresidente commissione bilancio tesoro e programmazione del M5S.

“L’Epitaffio, San Michele Arcangelo – continua Lovecchio -. Noi foggiani dobbiamo tutto ai tratturi, sin dalla notte dei tempi: prima per i flussi economici, poi per quelli religiosi, adesso per quelli turistici. Ho partecipato con vivo interesse all’incontro foggiano sugli itinerari per lo sviluppo sostenibile del territorio di Capitanata. Di persona ho preso parte alla transumanza, che non è solo il flusso delle pecore verso i pascoli, ma è stare insieme, è un movimento lento che contribuisce alla nascita di una nuova era, quella della modalità sostenibile.

C’è però bisogno di una corretta gestione della viabilità: prima i tratturi erano gestiti a livello nazionale, poi la competenza passò alle Regioni. Forse per mancanza di attenzione, forse perché alcuni agricoltori hanno pian piano incamerato queste arterie storiche nei loro appezzamenti, il dato di fatto è che adesso i tratturi sono ben più piccoli di quei 111 metri originari e in alcuni casi sono stati quasi cancellati. Ogni Regione si comporta in una maniera differente, ma non si può pensare di muoversi a comparti stagni: la Puglia, il Molise, l’Abruzzo, ad esempio, abbracciano lo stesso tratturo, ma ne fanno usi differenti.

Per questo motivo sto presentando una proposta di legge in cui cercherò di far riportare nelle competenze del Mibac, dunque a livello nazionale, la materia dei tratturi. In Capitanata ed in Molise soprattutto esistono tratturi tra i più importanti d’Italia e sarebbe bello se la cabina di regia della gestione nazionale di queste storiche strade potesse avere sede a Foggia, magari a Palazzo Dogana. Mi sto prodigando perché questa proposta diventi realtà”.

Redazione

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