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“Sopra le ombre” a Foggia: così Renato Serpieri racconta la vita

Alle ore 19.00 di giovedì 22 settembre 2016, il Tennis Club di Foggia (Via del Mare, Km 4,5), in collaborazione con la Libreria Dante, ha avuto l’onore di accogliere la presentazione del primo romanzo di Renato Serpieri, “Sopra le ombre” edito da Graus. Presenti al tavolo dell’evento, intitolato “Sopra le ombre… Dentro la musica”, Filippo Santigliano, giornalista de “La Gazzetta del Mezzogiorno”, la docente Antonella Quarato, prefetto del Rotary Club, ed Annapaola Giuliani, Assessore alla Cultura del Comune di Foggia, per discutere insieme allo scrittore sul valore morale e sociale del romanzo col fine di aprirsi a una nuova prospettiva mentale. Un affronto ai temi di grande attualità come la disabilità e le sue conseguenze, un aspetto con cui molte persone fanno i conti quotidianamente. Un dibattito morale elaborato dalla commissione come volano per l’integrità culturale e morale delle piccole realtà urbane spesso intrise di complicazioni sociali come Foggia ed altre città che hanno già ospitato la presentazione del romanzo (oltre a Napoli e al resto del territorio campano, negli scorsi mesi lo stesso è stato presentato anche a Torino, Roma, Milano).

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E’ così reale e vivo l’incontro tra Jane e Diana, due donne apparentemente diverse, ma in realtà molto simili fra loro: il dilemma di una vita complessa, priva di serenità e tranquillità che le accomuna. Jane è una donna affermata ed infelice, Diana affetta dalla sindrome di Down affronta con coraggio e forza il rischio di non essere accettata dal 14289769_10210434182241111_5378661923879055786_mondo. Vite lontane che d’improvviso, dopo tanto tempo, combaciano nell’incontro. Diana segue Jane come modello, ma quest’ultima la respinge, anche se, infine, comprende che in fondo non sono proprio così diverse. Sul sottofondo blues dal dolce sound della chitarra orchestrato dal duo Nek&Nek, ecco che Serpieri affronta il pregiudizio con singolare maestria: il dibattito sulla prospettiva del senso della vita, che in questo caso si allontana dai luoghi comuni inutili, quei “valori” inculcati dalla civiltà odierna. Nascere perfetti, belli, sani e ricchi non è sinonimo di vittoria e a dimostrarlo è Diana, che col suo bene incondizionato, renderà Jane una persona migliore, non più vittima di vizi e droghe.

Renato Serpieri, simpatico napoletano dallo spirito young, è alle prese con la seconda edizione del suo primo romanzo, di grande successo ormai quasi in tutta Italia. Egli si fa riconoscere come uomo eclettico, ricco di risorse ed energia. Non solo scrittore, in primis esperto in consulenza finanziaria e da circa vent’anni alle prese con impianti tecnologici a capo di un’azienda di progettazione. Insomma, un uomo da mille risorse, spinto dal desiderio e dalla curiosità di vivere l’essenza del quotidiano armandosi di sorriso, lo stesso che affiorerà sulle labbra del lettore che si lascerà andare tra le pagine di questo testo intriso di giustizia, lealtà e semplicemente vita.

Michela Serafino

Operatore culturale nei sistemi turistici e 30 anni di "pugliesità". Fin da bambina ho osservato con curiosità le meraviglie dell'arte. Decidendo di fare della mia passione una professione, sono volata via da Foggia per laurearmi in Scienze dei Beni Culturali e specializzarmi in Turismo, territorio e sviluppo locale presso la Bicocca di Milano. Con i miei primi passi nei musei, ho capito il valore della condivisione del bello con la società.... mai quanto nella mia regione! La mia mission? In quanto educatore museale e guida turistica, ciò che adoro di più è convertire i disinteressati al piacere della scoperta nei musei e alla bellezza della mia città. Il territorio trama con le sue risorse attraverso metodi di comunicazione 4.0 e web marketing (SEO, Socialmedia,...), tali da apportare il giusto contributo alla promozione culturale e turistica, ed io ci sono dentro. Rivolgendomi sia a giovani che ad adulti tra attività e laboratori, i miei racconti si rivolgono a chiunque abbia voglia di conoscere la Puglia, in particolare la Daunia. Il mio cavallo di battaglia? Progettare ed organizzare eventi culturali coordinando, tramite i media, strutture, associazioni ed infrastrutture necessarie per la mobilità e l'ospitalità. Adoro viaggiare, ma soprattutto appassionare della mia terra.

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