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Foggia è scesa in piazza con Maria

Oggi, alle ore 17:30, Foggia è scesa in piazza per accompagnare la Madonna dei Sette Veli pellegrina lungo le vie del centro. Infatti domani, 22 marzo, ricorre l’anniversario della prima apparizione dell’Iconavetere, patrona e protettrice della nostra città. Era il giovedì santo del 1731 quando la Vergine Maria apparve ai fedeli foggiani. Ma la storia della Madonna dei Sette Veli parte da lontano, quando nel 1062 Foggia era solo un piccolo borgo nell’immensa distesa pianeggiante del Tavoliere, dove c’erano laghi e stagni. Fu su uno di questi specchi d’acqua che ebbe inizio la vicenda del Sacro Tavolo e della città.

Si narra di alcuni pastori che conducendo i buoi all'abbeverata videro una tavola di legno affiorare dall’acqua e sulla quale si poggiavano tre fiammelle. Vi era raffigurata la Vergine Maria con in braccio il Bambino. Né l'acqua né le avversità del tempo erano riuscite a scalfire l’immagine sacra, così i pastori decisero di rivestire il quadro devozionale di veli nuovi e lo portarono in una vicina casupola che divenne presto il centro religioso e di pellegrinaggio della zona. I forestieri cominciarono ad affluire numerosi per venerare la Madre di Dio. A quel volto dipinto sulla tavola fu dato il nome di Santa Maria in Focis. Su quello stagno dove era stato rinvenuto il Sacro Tavolo, il duca normanno Roberto il Guiscardo, nel 1080, fece costruire una grande chiesa per venerare la sacra immagine. Tutti i Re, dai Normanni agli Svevi, agli Angioini fino agli Aragonesi, gli Spagnoli e i Borbone considerarono quella di Foggia come una delle chiese più care. Nel 1731 il legame tra la nostra Patrona e Foggia si fece più stretto perché ebbero inizio le apparizioni della Vergine Maria. La chiesa che accoglieva la Madonna dei Sette Veli venne distrutta da un violento terremoto e il Sacro Tavolo fu messo al sicuro nella chiesa di San Giovanni Battista. Proprio lì la Vergine Maria apparve a Sant’Alfonso Maria dé Liguori e al popolo foggiano il 22 marzo. Si narra che i fedeli chiesero alla Madonna di liberarli dalla peste e dal terremoto e che la Nostra Signora promise che la città non sarebbe stata mai più distrutta. Da quel momento il rapporto tra l’Iconavetere e Foggia divenne indissolubile. Un legame che si manifesta quotidianamente nella totale devozione a Maria. Un rapporto reale e concreto su cui si fondano le nostre radici. La Madonna è icona della nostra identità di comunità.
Ed oggi Foggia è scesa in piazza per renderle omaggio.

Redazione

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