In esclusiva a Storie Italiane gli ultimi aggiornamenti sul caso di Arianna
“Individuati possibili responsabili, vedo la luce in fondo al tunnel”, ha raccontato in tv

È intervenuta questa mattina in esclusiva a Storie Italiane su Rai1 con Eleonora Daniele, Arianna, vittima di deepfake e revenge porn di Foggia, per raccontare gli ultimi aggiornamenti della sua dolorosa vicenda: “Ho affermato dall’inizio che secondo me devono aver agito in gruppo. La notizia che sono stati individuati degli indagati mi fa ben sperare, perché dopo vari mesi passati nel buio, forse adesso ci può essere questo barlume di speranza, una luce in fondo al tunnel. Sono fiduciosa”, ha commentato. “Non ho attualmente nessun sospetto, può essere chiunque, che io sappia non c’era nessuna invidia o corteggiatore rifiutato”, ha aggiunto.
“La sofferenza come si può sentire dalla voce è tantissima”, ha rivelato, “Vivo in uno stato di profondo disagio, spesso dico no anche alle mie amiche quando mi chiedono di uscire. La notte dormo male e poco, ho attacchi di panico, non sto bene per niente fin quando non si troverà chi ha fatto questi atti perché la situazione è gravissima. Nessuna persona si merita questa violenza e odio, una dignità non dico persa, ma quasi. Non lo nascondo, anche io ho i miei momenti, non sempre sono l’Arianna del video, anzi la maggior parte delle volte sono così perché questo è un trauma che mi porterò avanti a vita, non si cancella facilmente”.
In diretta è intervenuto anche il legale della giovane, Fabio Verile, che ha spiegato: “La procura di Foggia sta lavorando alacremente sulla questione eppur nel segreto istruttorio, possiamo dire da fonti attendibili che sappiamo che vi sono uno o più indagati. Ci sono stati decreti di perquisizione e un verbale di sequestro di alcuni apparecchi informatici, che saranno da analizzare sperando di poter individuare finalmente il responsabile. Con Arianna e i genitori abbiamo deciso di recitare una parte attiva e cominceremo anche noi delle investigazioni difensive a stretto giro perché vogliamo finalmente capire cosa è successo. Queste congetture, come parlare di invidia, non vorrei che ci portassero fuori pista. Noi brancoliamo nel buio perché le ipotesi sono tante e molteplici e tutte devono essere attentamente vagliate”.
“Riteniamo che il caso non sia di difficile risoluzione: Arianna è una ragazza di 19 anni che frequenta pochi ambienti e conosce poche persone, nell’ambito delle sue conoscenze c’è il responsabile o responsabili. Siamo convinti che anche se ci fosse un solo responsabile, più persone sanno di questo fatto perché si tratta di ragazzi e non è possibile che siano così scaltri da non aver lasciato nessuna traccia. È molto apprezzabile la forza di Arianna ma non sappiamo quanto tempo può ancora durare, lei spera che ci sia una soluzione. Ma il tempo non gioca a nostro favore”, ha concluso.