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Strane decorazioni e originali testoni di pietra nel cuore di Foggia: è il Palazzo De Nisi-Rosati

Foggia – Passeggiando per le strade di Foggia molto spesso ci capita di fermarci ad ammirare sfarzosi ingressi, curiosi mascheroni, preziose decorazioni, stemmi e targhe che impreziosiscono antichi palazzi del centro storico.

A Foggia convivono realtà tra loro molto diverse. Palazzi moderni, modernissimi e ristrutturati; ma passeggiare nel cuore della città dauna e avventurarsi per le arterie della Foggia antica permette di scoprire quanta bellezza ci sia in una città che spesso sembra non accorgersi di ciò che ha.

Oggi vi parliamo di un meraviglioso palazzo dalla ricca e curiosa storia che si erge nel centralissimo corso Vittorio Emanuele II ad angolo con piazza Federico II, Palazzo De Nisi-Rosati.

Crediti Foto: Cartapulia.it

Come si legge su manganofoggia.it (sito web a cura di Alberto Mangano, cultore di storia locale), il palazzo venne costruito nei primi decenni del Seicento per volontà di Antonio de Nisi, che all’epoca copriva la carica di ufficiale del Libro Maggiore della Regia Dogana, poi il Palazzo passò in eredità al figlio Giovanni Maria il quale, entrato a far parte dell’Ordine agostiniano, lasciò a quest’ultimo il suo possesso.

Nel 1720 il meraviglioso palazzo foggiano, situato nel cuore del capoluogo dauno, fu acquistato da Antonio Rosati (da qui il doppio nome con il quale ancora oggi viene chiamato l’antico stabile).

Il prospetto principale dell’edificio si affaccia sul corso e presenta il registro inferiore ornato da bugne rettangolari lisce e delimitato da una cornice adalla quale sporgono diversi testoni (mascheroni) caratterizzati da fantasiosi copricapi.

Crediti Foto: Cartapulia.it

Si può notare la testa di un postiglione, di un servitore arabo con un turbante e altre curiose figure impreziosite da diversi copricapi. Nelle loro bocche è inserito un anello di ferro per legare i cavalli.

Crediti Foto: Cartapulia.it

Anche le finestre e i balconi sono impreziositi da volute, scudi, delfini, testoni e piccole figure grottesche che rendono questo palazzo davvero molto curioso e affascinante.

Al primo e unico piano superiore si affaccia un grazioso balcone sorretto da alcuni menosoloni arricchiti da decorazioni a spirale.

All’angolo di questo antico palazzo foggiano, tra piazza Federico IIe corso Vittorio Emanule, è presente un artistico doccione a forma di delfino.

Tra gli eventi che caratterizzarono la storia di questo edificio situato nel cuore del centro storico di Foggia non possiamo non citare quello del 16 novembre 1876 quando, nel periodo in cui fu provvisoria sede del Circolo Dauno, ospitò per un rinfresco il Re d’Italia Umberto I in occasione di una visita ufficiale nel capoluogo dauno.

Fonti: Storia di Foggia di Leonardo Scopece – fondoambiente.it

Annarita Correra

Mi chiamo Annarita Correra, ho 28 anni, sono una giornalista pubblicista, una copywriter, content creator e cantastorie. Credo che la bellezza salverà il mondo e per questo la cerco e la inseguo nella mia terra, la più bella del mondo. L’amore per la letteratura mi ha portato a conseguire la laurea triennale in Lettere Moderne e quella magistrale in Filologia Moderna. Ho collaborato con riviste online culturali, raccontando con interviste e reportage le bellezze pugliesi. La mia avventura con Foggia Reporter é iniziata cinque anni fa. Da due anni curo la linea editoriale del giornale, cercando di raccontare la città e la sua provincia in modo inedito, dando voce e spazio alla cultura e alle nostre radici. Scrivo e creo contenuti digitali, gestisco la pagina Instagram del giornale raccogliendo e raccontando le immagini più belle delle nostra terra.

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