Fase 2, si torna in palestra: ecco come ci si allena nel rispetto delle misure anti Coivd
Una bella notizia per gli amanti del fitness e i gestori delle palestre: la Fase2 è iniziata anche per loro, alle prese con le nuove misure anti Covid che cambieranno così la routine della attività sportive da sala. Abbiamo fatto il punto delle nuove regole con Stefano Ippolito titolare di una palestra a Foggia
“Finalmente dal 25 maggio abbiamo riaperto, con tutte le restrizioni e le misure anti Covid che ci sono state dettate dalle linee guida regionali.
Tutte tutte queste misure si basano sul concetto fondamentale del distanziamento sociale, quindi almeno per quanto riguarda la sala di attività, come penso un po’ tutte le altre palestre che, come noi si basano su attività legate al mondo del fitness, non ci siamo sentiti particolarmente colpiti perché eravamo già “obbligati” a lavorare ad orari e con un numero chiuso di iscritti e gestivamo le prenotazioni con un’applicazione che ci permetteva di controllare tutti quelli che entravano e di conseguenza il numero degli ingressi“.
Insomma le palestre non si sono fatte trovare impreparare nell’applicazione delle misure di sicurezza, grazie anche alle esperienze precedentemente maturate per consentire una sana seduta di allenamento senza attese.
Un’organizzazione moderna e funzionale che oggi si è rivelata all’altezza della situazione.
Ma come fuziona adesso l’accesso ad una palestra?
“Si entra già cambiati – spiega Stefano – con la mascherina. La prima operazione da compiere è quella del cambio delle calzature.
Le calzature sporche verranno riposte in un sacchetto di plastica oppure in uno zainetto e, dopo aver igienizzato le mani, si potrà accedere alla reception schermata da plexiglass con un operatore che indosserà guanti e mascherina sarà a disposizione per il disbrigo di tutte le operazioni.”
Ma ovviamente non finisce qui perché sarà fondamentale anche la collaborazione di chi desidera allenarsi ma nel pieno rispetto delle misure di sicurezza:
“Nello stesso frangente si dovrà consegare un’autodichiarazione con la quale il socio dichiara a sua conoscenza, di non essere risultato contagiato dal Covid, di non avere sintomi influenzali e di non essere entrato in contatto con soggetti infetti o con sospetto contagio da Covid.”
Tutto questo avviene all’ingresso, ma, prima di poter accedere alla sala ci sono ancora alcune operazioni da effettuare:
“Dopo questo step viene rilevata la temperatura corporea attraverso termometri ad infrarossi. Fino ad una temperatura di 36.9 è concesso l’accesso; invece da 37 a 37.4 viene rilevata altre due volte, per scongiurare un possibile falso negativo. Ma dal 37.5 non è concesso l’accesso”.
Quello che mancherà invece sarà l’uso di spogliatoi e docce: “Superato questo step le scarpe vengono imposti una scarpiera che precede di spogliatoi: questi ultimi resteranno chiusi così come le docce, si tratta degli spazi in cui è difficile scongiurare un possibile contagio”.