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Alla scoperta del borgo di Bovino con i romantici scatti di Michele Grande

Romanticismo, è questa la parola che forse meglio descrive gli scatti di Michele Grande (su Instagram @grandemiche), appassionato di fotografia e 36enne di Bovino. C’è romanticismo nei tetti rossi delle case del borgo medievale, nelle viuzze del centro storico, nei volti e nelle mani segnate degli anziani che animano i vicoli che si snodano nel borgo.

Bovino è un piccolo comune di 3 256 abitanti della provincia di Foggia, uno dei Borghi più belli d’Italia, certificato Paese “Bandiera Arancione” dal Touring Club, una vera e propria perla incastonata tra i Monti Dauni, un borgo affascinante il cui territorio è ricco di risorse naturali, sorgenti d’acqua e di boschi.

Credits: Michele Grande

Se sui social si pensa al borgo di Bovino la mente corre inevitabilmente al profilo Instagram di Michele Grande. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con lui per conoscere da vicino la passione che lo ha spinto a ritrattare il suo amato borgo in scatti che hanno fatto il giro del mondo.

Michele Grande

Quando hai iniziato a fotografare la tua terra? Cosa ti ha spinto a farlo?

Ho iniziato da piccolo, diciamo che non c’erano molti mezzi, ma da piccolo ho iniziato a raccogliere foto d’epoca della mia città, la curiosità di tornare indietro nel tempo era stupefacente. Ma forse c’era qualcosa già innata in me, le uniche foto che io ho di me da bambino sono state scattate con una polaroid da mio padre che portò la novità dentro casa, lui per tanti anni ha lavorato nella Kodak in Germania.

Se hai una macchina fotografica in mano da quando eri un bambino, fermati e pensa a come quella macchina fotografica ha contribuito a plasmare il tuo futuro. Come ti ha permesso di arrivare ad oggi, e diventare quello che sei? Da bambino, ero un esploratore naturale. C’è molto da esplorare in questo mondo, e ci sono buone probabilità che tutto ciò che amavo esplorare da bambino mi ispiri ancora oggi.

Credits: Michele Grande

Tra le cose che preferisco fotografare al primo posto ci sono i paesaggi, i momenti di vita delle persone anziane… E non è un caso che solitamente si dica che il paesaggio sia “il luogo dell’anima”, perché in essa confluiscono appunto tutti i sentimenti che un determinato panorama, una certa veduta, possono trasmettere. Sentimenti fatti di forme, colori, odori, suoni.

Credits: Michele Grande

Certo che l’arrivo di Instagram ha messo a disposizione una sorta di cassetto dei ricordi, dove al suo interno ci sono momenti importanti, emozioni… quindi mi chiedo sempre se posso io emozionarmi davanti a qualcosa come un tramonto perché non posso anche trasmettere la mia emozione agli altri? Ed ecco che le mie foto su Instagram non fanno altro che trasmettere le mie emozioni. Infatti per me Instagram non è una raccolta di foto ma una raccolta di momenti.

Come descriveresti il borgo di Bovino usando tre aggettivi?

Stupefacente, nobile, intrigante.

Le tue fotografie raccontano l’essenza di un piccolo borgo di provincia, credi che molti pugliesi (e più in generale italiani) abbiano iniziato a scoprirlo e riscoprirlo grazie ai tuoi scatti?

Lo credo perché molti me lo dicono anche, non solo i pugliesi ed italiani ma anche nel resto del mondo, molte testate giornalistiche e profili importanti usano le mie foto, e se devo dirla tutta, l’anno scorso il National Geografic scrisse in un suo articolo online che i tramonti più belli dell’Italia si trovano in Puglia, Vieste e Bovino, e quando con un messaggio mi scrissero che io gli avevo stimolato la curiosità con i miei tramonti, non immagini la felicità.

Credits: Michele Grande

Si parla tanto di turismo di prossimità. Secondo te qual è il potenziale di borghi come quello di Bovino?

La lentezza, perché grazie alla lentezza tutto ciò che ci circonda lo si assapora meglio, lo si osserva, ti fa riflettere, il tempo è importante. Se dai del tempo a ciò che vedi ti rimane fotografato nella mente, ti emozioni.

Faccio sempre un preambolo nei miei piccoli articoli che parlano di Bovino e dei Monti Dauni. “C’è una parte di Puglia dove le giornate sono ancora scandite dal suono delle campane, dove il sole scalda tiepido fino a ottobre inoltrato, dove le anziane signore che escono da casa ti salutano, abbozzando un sorriso anche se sei un volto completamente nuovo. C’è una parte di Puglia in cui potete ancora sentire i bambini correre per le vie del borgo, giocare a palla nelle piazze… I Monti Dauni. “ Ecco la sobrietà e la purezza di questi luoghi salveranno il mondo.

Credits: Michele Grande

Qual è lo scatto a cui sei più legato e perchè

Non c’è uno scatto più significativo, sono tutte mie creature, e se su di ognuna di loro mi sono emozionato, non faccio nient’altro che trasmettere.

Credits: Michele Grande

Su Instagram se si pensa a Bovino si pensa inevitabilmente a te. Credi che le fotografie possano valorizzare un paese e contribuire (nel loro piccolo) alla sua crescita?

Si, molta gente/turisti ma anche persone del luogo grazie alle mie foto hanno scoperto questo tesoro. E se ognuno di noi nel nostro piccolo diffonde la bellezza, la crescita vien da sè.

Credits: Michele Grande

Annarita Correra

Mi chiamo Annarita Correra, ho 28 anni, sono una giornalista pubblicista, una copywriter, content creator e cantastorie. Credo che la bellezza salverà il mondo e per questo la cerco e la inseguo nella mia terra, la più bella del mondo. L’amore per la letteratura mi ha portato a conseguire la laurea triennale in Lettere Moderne e quella magistrale in Filologia Moderna. Ho collaborato con riviste online culturali, raccontando con interviste e reportage le bellezze pugliesi. La mia avventura con Foggia Reporter é iniziata cinque anni fa. Da due anni curo la linea editoriale del giornale, cercando di raccontare la città e la sua provincia in modo inedito, dando voce e spazio alla cultura e alle nostre radici. Scrivo e creo contenuti digitali, gestisco la pagina Instagram del giornale raccogliendo e raccontando le immagini più belle delle nostra terra.

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