Attualità

8 Marzo, l’associazione “Donne in rete” scrive a Emiliano

Tra pochi giorni ricorre l’8 marzo, festa della donna e giornata in cui si rinnovano le riflessioni sul ruolo femminile e sulle leggi che ci sono (o dovrebbero esserci) per tutelare le donne.

L’associazione “Donne in Rete” di Foggia, nell’occasione, ha voluto inviare una lettera aperta al Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sull’applicazione della legge 194. Un argomento di estrema attualità e che, anche alla luce di alcune decisioni di altre Regioni è in primo piano nel dibattito politico.

Eccone il testo.

Stimato Presidente, noi dell’associazione “donne in rete” di Foggia, di comune accordo con associazione Ucronia, ci rivolgiamo nuovamente a Lei per comunicarLe che la situazione della nostra Provincia è restata immutata, o quasi, nonostante la delibera di Giunta della Regione Puglia sulla Interruzione Volontaria della Gravidanza mediante la pillola Ru 486, mentre, fuori della nostra regione qualcosa di importante è accaduto. L’iniziativa della Regione Lazio di assumere due medici obiettori è andata verso la direzione da noi auspicata.  Nel difendere con determinazione tale iniziativa il Presidente Zingaretti ha affermato “È una sperimentazione, siamo i primi in Italia e penso che sia necessario garantire alle donne un diritto sancito dalla legge.”

Questa dichiarazione avrebbe dovuto ricevere il plauso di tutti i rappresentanti delle Istituzioni Sanitarie e dei politici di tutti i partiti, in quanto è un dovere far rispettare la legge 194/78 in quanto legge di stato. Inconcepibile, quindi, l’attacco della Ministra della Salute Beatrice Lorenzin, ministra dello Stato Italiano che ha promulgato la legge. Indifendibile altresì per aver fornito dei dati relativi all’espletamento dell’IVG, smentiti da quelli pubblicati dallo stesso ministero: in Italia circa sette ginecologi su dieci non effettuano interruzioni volontarie di gravidanza. E,sebbene già detto nella precedente lettera, vogliamo ancora una volta ribadire che anche in provincia di Foggia la situazione non è molto diversa. L’attuale dotazione organica di medici ginecologi non obiettori risulta in numero decisamente insufficiente alle necessità e, come Lei sa, destinato ad assottigliarsi ancora di più a causa dell’imminente uscita dal mondo del lavoro dei pochi rimasti.

Accogliamo, dunque, con piacere la dichiarazione del Consigliere Regionale Ernesto Abaterusso che ha diffuso la seguente nota: “La scelta compiuta dalla Regione Lazio di indire un concorso per l’assunzione di due medici non obiettori è un esempio di buona pratica. È tempo di muoversi anche in Puglia”. Come pure ci associamo alle dichiarazioni del Consigliere Cosimo Borraccino che afferma “Sarebbe il caso che anche i Direttori delle ASL pugliesi cominciassero a prevedere concorsi riservati per non obiettori per garantire la piena applicazione della legge 194”. E noi aggiungiamo che, onde evitare la deriva dell’aborto clandestino, la Regione Puglia nell’immediato potrebbe decidere di stipulare convenzioni con  mediche e medici non obiettori.

L’8 marzo sarà per noi, aderenti alla manifestazione nazionale di NON UNA DI MENO, una data politica per riprendere tutte le azioni possibili per far applicare pienamente la legge 194/78″.

Fonte: www.pugliain.net

Simone Clara

Giornalista pubblicista dal 2015 e Direttore Responsabile di Foggiareporter.it - Giornalista pubblicista - Direttore Responsabile del sito Foggiareporter.it - Inviato partite e conferenze stampa Foggia calcio dalla stagione sportiva 2015/2016 - Collaboratore giornalista Gazzetta Meridionale - Inviato Barletta calcio per la stagione sportiva 2012/2013 - Redattore Napolicalcionews.it dal 2012 al 2014 - Iscrizione Albo Giornalisti Pubblicisti dal Giugno 2015 - Varie collaborazioni in ambito giornalistico Laureato in Beni Culturali info: simoneclara@outlook.it

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