Zia Emilia di Cerignola cantava “Alla Madonna di Ripalta” per invitare i fedeli ad alzarsi
Molti la ricordano per la sua grande devozione alla Madonna di Ripalta

Il ritorno della Sacra Icona della Madonna di Ripalta, Patrona di Cerignola, al Santuario diocesano, è un momento ricco di tradizioni e folklore che si tramandano ancora oggi.
In passato il Quadro della Madonna di Ripalta veniva riportato “in campagna”, sulla riva alta dell’Ofanto, nel secondo lunedì del mese di Ottobre.
Da qualche anno, invece, si è deciso di spostare alla domenica il rito della partenza della Madonna di Ripalta dalla Cattedrale sino al Santuario, situato a qualche chilometro dal centro abitato. Qui l’Icona resterà sino all’ultimo sabato del mese di Aprile.
Legato proprio a tale momento “forte” della devozione e mariana di Cerignola c’è un personaggio popolare di cui molti avranno sicuramente sentito parlare.
Si tratta di Zia Emilia, una vecchia signora che per molto tempo-sino agli ultimi anni di vita- era solita alzarsi durante la notte e passeggiare per le strade nei dintorni del Duomo, intonando un canto rivolto alla Vergine in cui invitava i “figli” a svegliarsi e ad andare a salutarla.
Recarsi in pellegrinaggio alla Madonna era un rito seguito da giovani e meno giovani, che raggiungevano a piedi il Santuario in corteo, con il sole o sotto la pioggia. Oggi ancora in tanti lo fanno: anche questa tradizione si tramanda di padre in figlio.
Zia Emilia Dipaola si fermava ad ogni crocevia e intonava il suo canto in dialetto: “Alzatevi figli, alla Madonna!”. Alcuni l’hanno descritta come una donna minuta, che indossava sempre uno scialle nero, sorridente e cordiale con tutti.
Il canto di Zia Emilia viene ancora ricordato nella notte che precede il ritorno della Madonna al Santuario, come una nenia dei tempi passati che suggella la profonda fede di questa donna.