Le Guide di Foggia Reporter: Zapponeta

Zapponeta – Terra nera e mare cristallino. Zapponeta, un antico borgo rurale nella pianura del Tavoliere delle Puglie.
Un tipico borgo di Puglia, Zapponeta si delinea con le sue forme sinuose tra antiche case lastricate in pietra. Una fotografia che ricorda sia la genuinità dei villaggi agricoli di un tempo sia il carattere vintage del primo turismo anni ’70 tanto ritornato oggi di moda.
Un’amarcord per i più adulti, veterani ed appassionati della natura incontaminata, e una scoperta per i più giovani, amanti della vacanza semplice.

Zapponeta non è sul Gargano, ma in pianura, lì dove la piana del Tavoliere delle Puglie si distende verso il mare. Un paese dal cuore agricolo e dal profilo marino, inconfondibile per la natura dal carattere selvatico, racchiusa tra i caratteristici Lago Salso e Riserva Naturale Frattarolo in prossimità delle saline in un’area complessiva di circa 500 ha, tra cui ben 257 ha sono riconosciuti come Riserva Naturale Statale del Popolamento Animale. La terra nera, derivata dall’eccessiva presenza di minerali ferrosi, è la chiave di volta per Zapponeta innanzitutto per l’habitat naturale che ospita da sempre moltissime specie animali, ma anche per la balneazione sulle estese spiagge dalla sabbia nera, nota anche’essa per le sue proprietà terapeutiche che in modo differente ma altrettanto incisivo contribuisce alla proficua produzione agricola della rinomata patata di Zapponeta riconosciuta anche all’Estero, oltre che ad un’ampia gamma di ortaggi made in Puglia, in connubio perfetto con il pesce ovviamente nella bontà accattivante del “Nzalat e mare”.

Raggiungendo Zapponeta si potrà notare prima di tutto un fitto intervallo di aziende agricole e stabilimenti balneari per poi raggiungere il centro abitato.
Il territorio di Zapponeta è sempre stato terreno ospitale alla sopravvivenza come dimostra Torre Rivoli.
La realtà di Zapponeta fonda le sue radici solo nel Settecento come dimostrano le architetture del centro storico come la Chiesa di San Michele Arcangelo e il primo palazzo della cittadina, Posta Zezza, ad oggi le più antiche in tutto il borgo, circoscritte da con un primo nucleo abitativo databile con esattezza al 1768. Allora, il barone Michele Zezza ne gestì i latifondi, ufficializzandone così un prospero centro agricolo di grande eccellenza che vide poi l’apice soprattutto ai primi del Novecento con le opere di bonifica del terreno paludoso ad opera del regime il fascista.

Di Zapponeta, oggi, pervengono ancora le sue dimensioni contenute e modeste che lasciano respirare inevitabilmente un’atmosfera tranquilla e rilassata che sa di tradizioni, soprattutto se in corso vi sono sagre e riti come la Madonna della Misericordia o la Sagra della Seppia, che insieme all’intramontabile Via Crucis, sembrano ancora emozionare e catturare qualsiasi spettatore.
Fonte: pp. 18-21, Mercurio, F., “Storia di Manfredonia”, Ed. 1 , Vol. 3, Edipuglia, 2010.