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L’opera di Lorenzo Tomacelli colora Piazza Mercato a Vico del Gargano: tradizioni e storia in una “spremuta” artistica

In queste ultime settimane il piccolo e caratteristico borgo di Vico del Gargano è diventato una vera e propria galleria d’arte all’aria aperta grazie all’innovativo e creativo progetto “Accademia degli Eccitati 2.0L’arte urbana accende i lumi sull’ecologia” finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito di Sthar Lab, coordinato da DDuMstudio insieme al Comune di Vico Del Gargano.

Quattro opere di street art colorano le stradine del piccolo centro garganico, il paese dell’amore che profuma di agrumi e tradizione. I quattro artisti provenienti da diverse parti d’Italia, Salvo Ligama, Nadia Groff, Lorenzo Tomacelli e Alessandro Suzzi, hanno realizzato quattro opere diverse, quattro installazioni dedicate a sette temi attuali legati a loro volta ad unico tema: l’ecologia.

Salvo Ligama racconta l’Energia in via Sbrasile, Nadia Groff il Suolo e l’Atmosfera in via Fuoriporta, Lorenzo Tomacelli i Borghi e il Cibo in piazza Mercato, Alessandro Suzzi gli Oceani e le Foreste in via Rostagno.

Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Lorenzo Tomacelli, Dottore in Storia dell’Arte e giovane artista cerignolano che riesce a dar vita a straordinarie opere d’arte che trasudano di tradizione e amore per la terra foggiana. Vi avevamo già parlato di lui un altro articolo e ora vogliamo dare spazio alla sua ultima opera che sta colorando il borgo di Vico e che nel giro di pochi giorni ha raccolto numerosi pareri positivi sui social e non solo.

Come hai accolto la richiesta di prendere parte al progetto di Urban Art che ha coinvolto in questa settimana il piccolo centro di Vico?

Ho accolto la richiesta con iniziale scetticismo, non perché non mi fidassi dei ragazzi e dell’eccellente organizzazione, ma per i dubbi che avevo rispetto i temi e i tempi di realizzazione: negli ultimi anni ho dipinto pochi muri e tutti di dimensioni ridotte. Alla fine ha prevalso la voglia lavorare a contatto con persone stimolanti e nel mio amato Gargano, il gruppo ha lavorato benissimo e in piena comunione.

Parlaci della tua opera, cosa simboleggia? Perché hai scelto questo tema?

L’opera è un omaggio al lavoro della gente di Vico. Le arance, come si sa, hanno costituito una parte significativa dell’economia locale sin dal tardo Medioevo, anche se le fonti che abbiamo non sono precise a riguardo. Il commercio dei preziosi agrumi prosperava in questa parte di Gargano e a inizio secolo questi erano esportati persino in America, data la loro capacità di conservarsi anche in condizioni estreme per lunghi periodi. L’idea è quella di una “spremuta di Vico”, una sorta di concentrato delle competenze, del duro lavoro e della storia che in questo luogo si sono accumulati.

In quanto tempo hai realizzato la tua opera? Che strumenti e colori hai utilizzato?

Il murale è stato realizzato in cinque giorni circa. Ho dovuto dividermi il lavoro a seconda delle giornate per riflettere meglio sui colori, sul bozzetto e sui dettagli. Ho utilizzato dei comuni pennelli, alcuni più grandi di altri per le campire più grandi. I colori utilizzati sono specifici per superfici esposte agli agenti atmosferici.

Quali sensazioni ti auguri che la tua opera possa suscitare in chi si ferma ad ammirarla?

Mi auguro che nel mio lavoro possano riconoscersi tutti gli abitanti di Vico e dei dintorni, che capiscano che l’arte e questo tipo di opere non sono elitarie e possono riguardare anche la loro storia recente.

Prenderai parte ad altre residenze artistiche in giro per il Gargano? Sarebbe bello portare l’arte anche in altri borghi garganici

Al momento non ho in programma altre partecipazioni a residenze artistiche in Gargano, ma spero che l’esperienza possa replicarsi, magari sempre con gli amici di DDUM studio.

Annarita Correra

Mi chiamo Annarita Correra, ho 28 anni, sono una giornalista pubblicista, una copywriter, content creator e cantastorie. Credo che la bellezza salverà il mondo e per questo la cerco e la inseguo nella mia terra, la più bella del mondo. L’amore per la letteratura mi ha portato a conseguire la laurea triennale in Lettere Moderne e quella magistrale in Filologia Moderna. Ho collaborato con riviste online culturali, raccontando con interviste e reportage le bellezze pugliesi. La mia avventura con Foggia Reporter é iniziata cinque anni fa. Da due anni curo la linea editoriale del giornale, cercando di raccontare la città e la sua provincia in modo inedito, dando voce e spazio alla cultura e alle nostre radici. Scrivo e creo contenuti digitali, gestisco la pagina Instagram del giornale raccogliendo e raccontando le immagini più belle delle nostra terra.

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