Attualità

Sessualità, Araba Fenice archivia i tabù e gli adolescenti smettono di googlare

FOGGIA | Gli adolescenti vorrebbero parlare di sesso e salute, di malattie sessualmente trasmissibili, di contraccezione e masturbazione, non provano disagio all’idea di parlare di sessualità in classe, si rivolgono soprattutto agli amici per ottenere informazioni e dei contraccettivi conoscono poco ma credono sia importante sapere come funzionano.

Sono alcuni dei dati emersi dall’elaborazione di 264 questionari somministrati agli studenti del Progetto di Educazione all’affettività e alla sessualità ragionata e consapevole “Araba Fenice”, rivolto agli istituti di istruzione superiore di Foggia. I risultati del programma ideato e curato dalla ginecologa Tiziana Celeste, dirigente medico Asl Fg Specialista in Ginecologia e Ostetricia, sono stati presentati in un convegno a Palazzo Dogana martedì 6 giugno. Più della metà degli studenti coinvolti non aveva mai avuto occasione di partecipare ad una lezione di educazione sessuale a scuola e non conosceva il consultorio. I questionari di gradimento, a conclusione del progetto, hanno evidenziato che gli adolescenti sono interessati soprattutto a informazioni su metodi contraccettivi e malattie sessualmente trasmissibili. Più del 70% degli studenti ha affermato che userà abitualmente il preservativo. Archiviati i tabù e superati gli imbarazzi, gli adolescenti smettono di googlare: quasi la metà ha dichiarato che in futuro, per fare domande e chiedere approfondimenti sulla sessualità, si rivolgerà alla mamma (49,4%) e al medico di famiglia (46,1%).

“I ragazzi non sapevano come e a chi rivolgersi, all’inizio ne parlavano con gli amici, ricevendo un carico di nozioni distorte, e in secondo luogo non sapevano assolutamente quali fossero i metodi contraccettivi e come si usassero – spiega la ginecologa Tiziana Celeste commentando i risultati e tracciando un bilancio delle attività – Abbiamo cercato di colmare la grande lacuna nel campo delle malattie sessualmente trasmissibili e di soddisfare le loro curiosità. A conclusione del progetto, sono emersi dati confortanti: dove prima si rivolgevano agli amici per avere informazioni, adesso in pole position ci sono la mamma e il medico di famiglia o lo specialista di riferimento. A questo si aggiunge il fatto che il loro interesse per i siti pornografici si è drasticamente dimezzato, hanno compreso che è importante documentarsi ma non navigando a casaccio sul web, quanto piuttosto rivolgendosi a figure specifiche”.

In un ciclo di otto lezioni, nell’ITE Pascal e nel Liceo Poerio, sono stati analizzati e affrontati gli aspetti clinici, le implicazioni psicologiche e i risvolti giuridici. La fascia d’età di riferimento va dai 14 ai 17 anni, una fase critica, quando le competenze emotive e relazionali non sono ancora sviluppate, eppure la crescita è sempre più anticipata e porta a comportamenti propri dell’età adulta.

“Il progetto, a carattere multidisciplinare, si ripropone di offrire agli studenti strumenti di base rispetto alle competenze sessuali e affettivo-relazionali, di crescita e consapevolezza – aggiunge la psicologa specializzata in sessuologia Maria Pia Conoscitore – e con questi presupposti abbiamo raggiunto ottimi risultati, anche a giudicare dalle richieste di approfondimento. Lo spirito stesso del progetto contrasta i silenzi e i tabù del momento, nonostante la nostra sia una società ipersessualizzata e si parli di sesso quasi ogni giorno. È un lavoro, il nostro, che vuol essere a sostegno delle azioni educative di scuola e famiglia, non un intervento esterno e isolato dal contesto generale in cui vivono i ragazzi”.

Angela Procaccino, Professore associato di Diritto Processuale Penale del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Foggia, nelle sue lezioni, si è occupata delle conseguenze di carattere civilistico e penalistico: “Mi sono concentrata, in particolare, su alcuni temi di più stretta attualità e largo interesse, come lo stalking e la violenza sessuale. Gli alunni sono stati molto colpiti da questi temi, anche perché hanno avuto un’evoluzione giuridica anche alquanto repentina e sono poco conosciuti. Ho cercato di ridurre i tecnicismi che a volte imbrigliano i fenomeni, affinché potessero comprenderli nella loro interezza”.

Comune l’auspicio, formulato da tutti gli ospiti e relatori, di garantire continuità al progetto, assicurando future edizioni. Il programma interdisciplinare è stato considerato una straordinaria intuizione dalla Consigliera di Parità della Provincia di Foggia, Antonietta Colasanto; Ilaria Mari, Presidente della Consulta Pari Opportunità del Comune di Foggia, si è dimostrata particolarmente interessata alle dinamiche del progetto, disponibile a future collaborazioni; della necessità di replicare ed estendere il progetto ha parlato anche Marida Episcopo, Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Foggia. Le scuole pilota hanno già espresso la volontà di aderire al programma anche per il prossimo anno scolastico.Giuliarosa Trimboli, dirigente scolastico dell’ITE Pascal ed Enza Maria Caldarella, dirigente scolastico del Liceo Poerio, hanno confermato l’interesse degli studenti coinvolti nel programma, evidenziando la massiccia e volontaria adesione in orario extracurriculare ai laboratori. L’impegno e l’abnegazione di uno degli studenti che ha contribuito alla raccolta dei dati statistici è stato anche ricompensato con un Premio Araba Fenice, consegnato all’alunno dell’ITE B. Pascal Francesco Scopece in occasione del Gran Galà dell’istituto. Numerosi gli studenti e i genitori presenti in sala.

Al convegno conclusivo hanno partecipato i partner del progetto, sostenuto da Comune di Foggia, Provincia di Foggia, Università di Foggia, Azienda Ospedaliero-Universitaria Ospedali Riuniti di Foggia, Asl FG, Club per l’Unesco di Foggia, ITE B. Pascal, Istituto di Istruzione Superiore C. Poerio, Illedi – che ha avuto l’occasione di presentare in Puglia, a Foggia, il suo assorbente innovativo brevettato, che introduce l’azione combinata di anioni di ossigeno e ioni di argento per contrastare la naturale proliferazione di batteri e funghi durante il ciclo mestruale – e il Free Magazine 6Donna.

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