Sanità pugliese usata per fini politici, Cera: “Fatto grave stop simbolico di ASL Foggia”
Il consigliere regionale ha definito la manifestazione marcatamente politica

“La sanità pubblica deve curare i cittadini, non fare propaganda politica”. È netta la posizione del consigliere regionale Napoleone Cera, in merito alla decisione dell’Asl di Foggia di aderire, anche solo simbolicamente, a una manifestazione marcatamente politica, promossa da soggetti riconducibili alla maggioranza che oggi governa la Regione Puglia.
Ieri infatti, in concomitanza con le manifestazioni promosse in tutta Italia dalla Cgil e appoggiate dalle forze politiche di centrosinistra, sulle pagine social dell’Azienda sanitaria di Capitanata è comparso un post con tanto di foto a corredo, “Asl Foggia per Gaza”, con il quale si rendeva nota l’iniziativa del personale che alle 11 di ieri mattina si è fermato per un minuto di silenzio.
“Qualcuno – evidenzia il consigliere – proverà a dire che criticare questa iniziativa significa essere a favore della guerra. Falso. Io, come il mio partito, siamo da sempre contro ogni conflitto armato e contro il riarmo. Crediamo fermamente che le risorse pubbliche debbano essere destinate a sanità, istruzione e sostegno alle famiglie, non all’industria bellica”.
Tuttavia, secondo il consigliere, la scelta dell’Asl di fermarsi simbolicamente per un minuto nel corso di una manifestazione dall’evidente connotazione politica solleva interrogativi legittimi e dubbi, soprattutto perché si tratta di un ente pubblico. “In un contesto in cui i direttori generali delle Asl sono nominati dalla giunta regionale – sottolinea Cera – è inaccettabile che si pieghino strutture sanitarie a logiche di parte. La neutralità delle istituzioni, in particolare in ambito sanitario, è un principio non negoziabile”.
E poi aggiunge: “Un minuto può sembrare poco ma per chi aspetta da mesi una visita specialistica, per chi è in attesa in pronto soccorso o ha bisogno urgente di una Tac, ogni minuto ha un peso. In sanità, ogni attimo conta”.
Il consigliere regionale mette in luce inoltre il rischio che un simile comportamento possa configurare non solo un danno d’immagine per l’intero sistema sanitario pugliese ma anche un’interruzione di pubblico servizio o addirittura un danno erariale.
“La sanità deve restare uno spazio neutrale e protetto, al servizio esclusivo delle persone, non uno strumento di comunicazione politica. Chi usa la sanità pubblica per finalità propagandistiche tradisce la missione più alta di questo settore: prendersi cura della comunità, senza bandiere né slogan”, conclude Napoleone Cera.