Economia

Quali sono le maggiori frodi in ambito alimentare?

Per frode alimentare s’intende la produzione e commercializzazione di cibi non conformi alle normative vigenti. Gli alimenti dichiarati non sono quelli reali. La frode causa danni igienico-sanitari, ai consumatori e perdite economiche alle organizzazioni che hanno una reputazione da difendere insieme a prodotti di alta qualità.

Ce ne parta sistemieconsulenze.it che si occupa a livello nazionale di seguire le aziende nei processi di certificazione alimentare, fondamentali per poter esportare il made in Italy. Prendiamo le nostre eccellenze: il ‘made in Italy‘ è tra i più imitati e presi di mira da vere e proprie truffe alimentari.

I prodotti oggetto delle frodi alimentari non seguono il corretto processo produttivo oppure non contengono gli ingredienti dichiarati in etichetta. Ingannano il consumatore, il mercato e, soprattutto, possono risultare pericolosi per la salute.

Importanti standard internazionali fondano il loro metodo su un approccio integrato di qualità e sicurezza alimentare, richiedono una costante valutazione del rischio frode tramite controlli analitici ed ispezioni.

Quali sono le maggiori frodi in ambito alimentare?

Tipologie di frodi alimentari

Le frodi alimentari si suddividono in due principali tipologie: frodi commerciali e sanitarie.

Generalmente, lo scopo è aumentare i guadagni abbassando i costi di produzione e immettendo sui mercati alimenti spesso pericolosi per la salute e, comunque, non conformi.

Con la frode commerciale, l’alimento non subisce alterazioni tali da renderlo dannoso e non sicuro dal punto di vista igienico. Viene dichiarata un’origine di provenienza diversa di materie prime e prodotti finiti senza garantire un certo livello di qualità pur spacciando un prodotto, ad esempio, per biologico in modo fraudolento.

Con la frode sanitaria vengono, invece, impiegate sostanze che possono essere pericolose per la salute. Vengono definite dall’art. 442 del Codice Penale.

A seconda della modifica subita dall’alimento, la frode sanitaria può essere:

  • adulterazione: sostituzione di elementi propri di un prodotto con elementi di qualità inferiore;
  • falsificazione: ad esempio, olio di semi spacciato per olio di oliva;
  • sofisticazione: modifica della composizione dell’alimento sostituendo componenti propri del cibo per migliorarne l’aspetto;
  • contraffazione: messa in vendita con marchi o nomi che possono ingannare i consumatori.

Quali sono le maggiori frodi in ambito alimentare?

Nel 2019, secondo il rapporto dell’EU Foof Fraud Network, gli interventi contro le frodi sono state elevatissime. Gli alimenti più soggetti a frode alimentare sono:

  • oli e grassi: ad esempio, margarina venduta come burro oppure olio di semi che in etichetta riporta la denominazione ‘olio extra vergine di oliva’;
  • prodotti ittici e a base di pesce: pesce scongelato venduto come fresco, di allevamento venduto come pescato in mare, ecc.;
  • carne e prodotti a base di carne: tagli meno pregiati venduti come di prima scelta, carni che contengono residui di medicinali e per le quali non si dichiara il trattamento;
  • latte e prodotti lattiero-caseari: latte con aggiunta di acqua, dichiarato intero quando in realtà è scremato, utilizzo di latte dichiarato per la mozzarella anche se è stata utilizzata la cagliata.

La frode alimentare può interessare la sostituzione totale o parziale di materie prime di minor pregio (spezie, cereali, bevande alcoliche, frutta a guscio).

Frodi alimentari in Italia

Made in Italy‘: lo sappiamo tutti quanto questa etichetta sia soggetta a frodi alimentari.

Le nostre eccellenze culinarie sono un bersaglio ‘appetibile’ per le frodi: specialità ‘made in Italy’ truffaldine vengono prodotte all’estero e riportano in modo ingannevole la denominazione di origine protetta oppure l’origine geografica garantita.

I prodotti italiani più imitati sono il parmigiano reggiano, la mozzarella,  gli insaccati, il pecorino romano, il vino, l’olio extra-vergine di oliva, farina, pane, pasta, i prodotti biologici.

Le frodi alimentari che prendono di mira i nostri prodotti causano danni all’immagine del vero ‘made in Italy’, oltre ai danni economici ed alla riduzione dell’export all’estero.

Consigliamo ai consumatori di leggere attentamente le etichette, di imparare a riconoscere gli ingredienti.

Chi previene e controlla le frodi in Italia e in Europa?

L’EU Food Fraud Network, rete di controllo europea, ha la funzione di prevenire e contrastare le frodi alimentari. Annualmente, pubblica un report contenente le richieste di intervento e le azioni fraudolente messe in atto.

Standard internazionali come BRC e IFS, caratterizzati da un approccio integrato con la metodologia HACCP, sistemi di qualità e buone pratiche di lavorazione, definiscono procedure da seguire all’interno dell’azienda per monitorare eventuali frodi.

Uno dei maggiori organismi di controllo in Europa è l’ICQRF (Dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari). Previene e reprime le frodi alimentari, vigila sui prodotti di qualità registrata, contrasta la commercializzazione irregolare di prodotti agroalimentari provenienti da Stati membri o Paesi terzi.

In Italia, il controllo delle frodi alimentari compete ai reparti specializzati dell’Arma dei Carabinieri NAS, al Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari, al Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia costiera, alla Guardia di Finanza.

Redazione

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