Economia

Pasta biologica, Casillo e Coldiretti firmano il più grande accordo mondiale

Il gruppo Casillo investe decisamente sulle produzioni biologiche, puntando alla leadership mondiale nel settore: nelle ultime settimane ha siglato un accordo con Coldiretti per la forniturarecord di grano duro e tenero e un protocollo di intesa con la Regione Puglia una filiera del "grano duro 100% italiano". L'accordo siglato a Parma. La firma del contratto con l'associazione nazionale dei coltivatori è arrivata in uno scenario tanto suggestivo quanto significativo, ilCibus di Parma, ed è stato presentato come "Italia il più grande accordo sul grano biologico mai realizzato al mondo per quantitativi e superfici coinvolte", come affermato dal presidente della ColdirettiRoberto Moncalvoe dal segretario Gesmundo Vincenzo, che hanno anche descritto i dettagli di questa intesa.

Il più grande progetto al mondo. Il progetto coinvolge Coldiretti,Consorzi agrari d’Italia, Fdai (Firmato dagli agricoltori italiani) e Gruppo Casillo e ha come oggetto la fornitura di 300 milioni di chili digrano duro biologico destinato alla pasta e 300 milioni di chili di grano tenero all’anno per la panificazione.L’intesa ha una durata di tre anni, ma è prevista anche la possibilità di una proroga per altri due, per un totale complessivo di 5 anni. Cresce l'attenzione per il biologico. La Coldiretti ha fornito anche interessanti stime sullasituazione del biologico in Italia, che vede laPuglia come una delle regioni protagoniste: attualmente, si calcola che a livello nazionale ci siano con 72.154 operatori e 1.796.363 ettari attivi nelle coltivazioni bio, , con un aumento del 20 per cento su base annua legato anche alla crescita della domanda. Come dicevamo, laPuglia è una delle aree più dinamiche, con 255.831 ettari di superfici vocate solo alle coltivazioni biologiche, la seconda estensione assoluta dopo quella dellaSicilia (363.639 ettari) e davanti allaCalabria (che è terza con 204.428 ettari). Una pasta al 100 per cento bio.

L’intesaColdiretti/Casillo fornisce anche una risposta concreta alla domanda dei consumatori, che sono sempre più attenti alla qualità dei prodotti che acquistano e che, nel "segmento pasta", chiedono in misura crescente la garanzia di italianità; un sondaggio dell'associazione rivela che sei italiani su dieci nel 2017 hanno acquistato almeno qualche volta prodotti biologici, mentre si diffondono le iniziative comemarchi e linee per garantire l’origine nazionale al 100% del grano impiegato per produrre l'amata pasta. I risvolti in Puglia. Subito dopo questo accordo, ilGruppo Casillo ha proseguito la propria attività in questo segmento siglando a Bari, nella sala stampa della presidenza della Giunta regionale della Puglia, un protocollo di intesa con la stessa Coldiretti, la Regione Puglia e l'Azienda pubblica speciale per i servizi alla persone “Vincenzo Zaccagnino” per realizzare una filiera del "grano duro 100% italiano".

In termini concreti, si prevede che nei prossimi tre anni su 600 ettari dell'Azienda pubblica Zaccagnino diSan Nicandro Garganico sarà coltivato grano duro, che sarà acquistato da Molini Casillo Spa e servirà proprio a rendere possibili gli obiettivi dell'intesa nazionale. L'intesa regionale. La Vincenzo Zaccagnino è proprietaria di terreni estesi complessivamente su 2.206 ettari, suddivisi in sei comuni della provincia di Foggia: oltrea San Nicandro Garganico e all'area dello stesso capoluogo, si trovano anche a Lesina, Poggio Imperiale, Apricena e San Severo. È da questi terreni che l'azienda pubblica trae la quasi totalità delle sue rendite che vengono utilizzate alperseguimento degli scopi statutari, con in particolare laproduzione di grano duro che si attesta su quantità tra le 1600 e le 2 mila tonnellate per annata agraria.

Redazione

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