Operatori 118 Puglia senza stipendio da mesi, è rivolta. Sciopero della fame a Mattinata

A Mattinata, provincia di Foggia, oggi parte lo sciopero della fame ad opera di volontari e dipendenti delle postazioni 118 della Puglia per protestare contro le condizioni in cui sono costretti a lavorare. La protesta sta avendo un eco di risonanza molto importante e sta raggiungendo tutte le sedi pugliesi.
La protesta è partita dal palazzo della Regioni in via Capruzzi a Bari e ad essa si sono affiancate le postazioni di Volturara, Roseto Valfortore, Castelluccio Valmaggiore, Carlantino e i centri dei Monti Dauni.
Gli operatori stanchi di essere sfruttati, con un appello alla Regione Puglia, chiedono l’internalizzazione dei servizi ed il passaggio a Sanitaservice di Foggia, come è già avvenuto per le postazioni del 118 di Gargano Nord che con l’internalizzazione hanno avuto un forte cambiamento in meglio, sia nell’Asl che nelle postazioni 118.
«Da oltre 15 anni i lavoratori delle postazioni del 118 gestite dalle Associazioni di Volontariato vivono uno stato di precarietà e incertezza per il loro futuro e questo nonostante il servizio sia stato sempre svolto con abnegazione e competenza (spesso dovuto alla formazione che gli operatori pagano di tasca propria)», afferma il responsabile regionale dell’Usb Santino Mangia.
Sulla vicenda è intervenuto anche il vicepresidente del Consiglio della Regione Puglia, Giandiego Gatta, dimostrandosi vicino a tutti i lavoratori del 118 che oggi hanno iniziato lo sciopero della fame. «L’internalizzazione presso la Sanitaservice deve essere realizzata per tutti – spiega Gatta -. Per questo, sono sentitamente vicino a tutti i lavoratori del 118 che oggi hanno iniziato lo sciopero della fame: si tratta di soccorritori che lavorano con abnegazione e in condizioni difficili per salvare la vita delle persone e meritano la massima considerazione. A loro esprimo tutta la mia solidarietà e ad Emiliano, in quanto assessore regionale alla Sanità, chiedo un intervento netto, deciso, affinché imponga alla Asl di Foggia di procedere con le internalizzazioni saltate lo scorso mese di giugno».