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“Non è possibile che a San Severo non ci sia una piscina funzionante” la denuncia del Movimento Italiano Disabili

“Non è possibile che a San Severo non ci sia una piscina funzionante” Raffaele Bentivoglio responsabile nazionale welfare del MID (Movimento Italiano Disabili) evidenza i disagi che centinaia di famiglie sanseveresi

Non è possibile che non ci sia una piscina funzionante in una città di circa 50mila abitanti. Quella semiolimpionica del Polo tecnologico Minuziano di via Alfieri ha chiuso momentaneamente i battenti. Il comune,
nonostante le sollecitazioni negli anni non ne ha mai realizzata una, perciò giovani, adulti e disabili della città appassionati di nuoto non sanno a che santo votarsi”. Così Raffaele Bentivoglio responsabile
nazionale welfare del MID (Movimento Italiano Disabili) evidenza i disagi che centinaia di famiglie sanseveresi sono costrette a vivere quotidianamente.

“Una piscina – spiega Bentivoglio -, pubblica o privata che sia, è un’occasione per offrire ai sanseveresi soprattutto a tanti ragazzi che vivono in ambienti disagiati di avere un luogo di riferimento dove socializzare e formarsi con valori positivi grazie allo sport. Senza dimenticare i tanti giovani ed adulti fragili presenti in città che nuotando potrebbero trovare un po’ di sano svago e movimento, piuttosto che rimanere sempre chiusi in casa”.

Da alcuni anni si parla in città della possibilità di realizzare un impianto comunale a costo zero per le casse comunali grazie ad una project financing con un impegno economico minimo per il comune di 50 mila euro all’anno per assicurare la possibilità di frequentare la struttura a bambini, disabili e anziani. Il progetto preso in considerazione dall’amministrazione di centrodestra guidata dall’allora sindaco Gianfranco Savino prevedeva un centro sportivo polifunzionale con piscina coperta nella zona 167. Inoltre quel progetto avrebbe potuto rivitalizzare la zona di via Martiri di Cefalonia annessa al parco Baden Powell. Secondo l’esponente nazionale del MID, quindi sarebbe opportuno che il comune si attivasse per rispolverare quel progetto per consegnare alla città una struttura sportiva comunale.

“Le amministrazioni che si sono succedute negli anni in Municipio – conclude Bentivoglio –, hanno compiuto sforzi consistenti, anche con l’accensione di mutui presso Cassa depositi e prestiti, per realizzare immobili ed opere in città che, pur avendo la loro validità non saranno in grado di rispondere alle esigenze di svago e di sport di centinaia di giovani e anziani. Sarebbe il caso, quindi di individuare le risorse economiche necessarie per sostenere la gestione di una piscina comunale così da garantire alla comunità: svago e benessere”.

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