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Nicola di Bartolomeo da Foggia, uno dei più importanti scultori del XIII secolo

Foggia – La nostra città è stata la patria di grandi personaggi del mondo culturale, musicale e artistico italiano e non solo. Tra i tanti nobili natali oggi vogliamo parlarvi di uno dei più importanti scultori dell’Italia meridionale nel XIII secolo, Nicola di Bartolomeo da Foggia.

Figlio di Bartolomeo, era originario di Foggia, all’epoca considerata città emergente della Capitanata in virtù della sua importante e strategica posizione geografica e dei suoi rapporti con il grande imperatore Federico II, che nel 1223 l’aveva nobilitata con la fondazione del suo sontuoso palazzo imperiale, punto d’incontro di artisti e letterati.

Di quella bellissima e antica residenza imperiale oggi rimangono pochissime testimonianze, ma sappiamo che all’epoca doveva costituire un importante esempio di architettura residenziale di età sveva.

Nel Duecento la città di Foggia si affacciava al mondo della cultura vantando la più grande scuola di scultura dell’Italia meridionale, qui si formò ad esempio il grande scultore Nicola Pisano considerato nel mondo dell’arte “il Giotto della scultura”.

Accanto a queste due importanti figure appena citate ricordiamo anche altri protagonisti della scuola di scultura di origini foggiane come Eustachio di Bernardo, Gualtiero da Foggia, Paolo da Foggia, Rogerius, Rogerio pictoris, Riccardo da Foggia, Pietro de Apulia, Giordano da Monte, Jacopo da Salpi, Marando da Monte, Salenus da Monte, Acceptus e Rogiero Apuliese.

Tornando a Nicola di Bartolomeo, grande artista, scultore e architetto, viene ricordato soprattutto per il pulpito maggiore della Cattedrale di Ravello (SA) che, come si legge sull’epigrafe, fu realizzato nel 1272.

Il meraviglioso pulpito poggia su sei colonnine tortili rette da leoni. Le lastre del parapetto e della scala sono ornate di splendidi mosaici, di capitelli, di cornici e di rilievi, tra cui l’aquila purpurea del leggio e il busto con il diadema che raffigura la Mater Ecclesiae.

L’artista, in quest’opera, risente molto dell’arte e l’influenza dello scultore Nicola Pisano e della corte di Federico II, intorno alla quale, come abbiamo detto, si riunivano personalità di spicco dell’arte e della cultura dell’epoca.

A Nicola di Bartolomeo, probabilmente, possono essere attribuiti anche il cornicione scolpito della cattedrale di Foggia e i leoni del portale maggiore del duomo di Napoli, opere d’arte che meritano di essere studiate e ammirate.

Si è ipotizzato che l’apprendistato di Nicola si sarebbe svolto sotto la guida del padre, identificato come “Bartholomeus” che nel 1223, si pensa in qualità di soprastante, vergò il suo nome accanto a quello del grande Federico II, sul superstite architrave del portale del palazzo imperiale di Foggia.

Fonte: Treccani – Wikipedia

Redazione

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