Politica

Montrone contro Romano: «Inaccettabile parlare di trattativa con la mafia»

L’ex commissario e dirigente di Fratelli d’Italia attacca il consigliere comunale di Cerignola: «Dichiarazioni scandalose che offendono le istituzioni e chi ha sacrificato la vita per la legalità».

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«Siamo arrivati alla follia, istituzionale, politica e più semplicemente civica». Commenta così Rita Montrone – Commissario Capo della Polizia di Stato in quiescenza, Presidente della Sezione Provinciale di Foggia dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato, Vicepresidente provinciale di Assoarma ed esponente di Fratelli d’Italia – le scandalose dichiarazioni di Michele Romano, consigliere comunale di Cerignola, il quale in un video postato sul proprio profilo social ha dichiarato inutili i vertici tra amministrazioni e prefetture nella lotta contro il crimine organizzato, suggerendo piuttosto di scegliere fra la guerra al malaffare e la trattativa con le organizzazioni mafiose per garantire la sicurezza dei cittadini.

«Rendendosi conto, probabilmente, della enormità delle sue affermazioni -sottolinea Montrone-, Romano cercato di far passare la sua presa di posizione come una “provocazione”. È arrivato persino a dire che una trattativa con i clan consentirebbe allo stato un risparmio di 100 miliardi di euro all’anno (la cifra che ha indicato come “costo” per lo Stato delle attività criminali sul suolo nazionale), che potrebbero essere destinati alla creazione di posti di lavoro o al rimborso del debito pubblico».

«Questa persona – prosegue -, è evidentemente inconsapevole del valore e dei doveri di una figura pubblica come il Consigliere comunale e non si è resa conto di quanti danni è riuscita a fare con una sola dichiarazione. In quel video, Romano ha indebolito le figure istituzionali del Prefetto e dei Sindaci, dichiarando che i loro incontri, diretti a studiare le strategie di lotta al crimine, non hanno effetti concreti. Implicitamente, ha anche sminuito il quotidiano impegno della Magistratura e delle Forze dell’Ordine che tanti risultati di spicco hanno ottenuto nei decenni, assicurando alla Giustizia centinaia di delinquenti, comuni e mafiosi. Ma, ancora peggio, Romano in qualche modo ha dato idealmente alla malavita  un ruolo di controparte degna di negoziare con Stato, Regioni, Province e Comuni, disprezzando di fatto gli sforzi di chi promuove la Cultura della Legalità e offendendo la memoria di quelli che nella guerra al crimine hanno perso la vita ma anche la dignità di chi, opponendosi alle richieste mafiose e denunciando, ha mantenuto la schiena dritta dando un esempio di eroismo civico».

«Mi auguro – conclude Montrone – che questa persona e la sua parte politica sappiano fare un sano esame di coscienza e rettifichino queste dichiarazioni scandalose. La legalità non è un possibile oggetto di trattative, tanto meno con i criminali che in tale circostanza risulterebbero i vincitori della lotta con le istituzioni. Romano impari a rispettare la carica che ricopre e i cittadini che lo hanno scelto perché se ne dimostrasse degno».

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