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Manutenzione e gestione dei pannelli fotovoltaici: come massimizzare l’efficienza e la durata

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L’installazione di un impianto fotovoltaico rappresenta un investimento solido e duraturo, con una vita operativa che può superare i 25 anni. Per assicurare che l’impianto mantenga la sua massima resa energetica nel corso del tempo, è indispensabile implementare un piano rigoroso di manutenzione e una gestione proattiva del suo funzionamento.

La manutenzione ordinaria: pulizia e ispezioni visive

Nonostante la loro apparente robustezza, i pannelli fotovoltaici richiedono una manutenzione periodica, focalizzata soprattutto sulla pulizia e sull’integrità fisica.

La pulizia dei moduli è fondamentale, poiché l’accumulo di polvere, sporco, polline, escrementi di uccelli o detriti industriali può creare ombreggiamenti parziali, riducendo drasticamente la produzione di energia.

Nelle aree con basso tasso di piovosità o alto inquinamento, è consigliata una pulizia professionale almeno una o due volte l’anno. Questo intervento deve essere eseguito utilizzando esclusivamente acqua demineralizzata o deionizzata e spazzole morbide, evitando assolutamente l’uso di idropulitrici ad alta pressione che potrebbero danneggiare la superficie del vetro o le delicate celle sottostanti.

A ciò si affiancano le ispezioni visive periodiche, dove l’utente o un tecnico verifica l’assenza di danni fisici, come crepe sul vetro o ammaccature sulla cornice, che potrebbero compromettere l’isolamento e la sicurezza dell’impianto. Inoltre, è fondamentale assicurarsi che non vi siano ostruzioni o vegetazione (alberi o arbusti) che creino ombre permanenti sui pannelli e che i cablaggi e i connettori siano integri e ben saldi, senza segni di usura o allentamento.

La manutenzione straordinaria e predittiva

La manutenzione straordinaria e la diagnostica si concentrano sulla salute dei componenti elettrici e sull’efficacia del sistema interno, migliorando la durata pannelli solari, richiedendo l’intervento di personale specializzato.

Il controllo dell’inverter è prioritario, dato che questo componente è il vero “cervello” dell’impianto, convertendo la corrente continua in corrente alternata utilizzabile, ed è anche il più vulnerabile. I tecnici devono valutarne l’efficienza di conversione, monitorare eventuali codici di errore e testare i collegamenti elettrici. Poiché la vita utile di un inverter è inferiore a quella dei pannelli, la sua sostituzione periodica (spesso dopo 10-15 anni) è un elemento chiave della manutenzione straordinaria programmata.

Parallelamente, la diagnostica e il testing elettrico sono interventi eseguiti tipicamente ogni tre o cinque anni. Questi includono la misurazione della tensione (o I-V Curve) per confermare che i pannelli stiano operando secondo le specifiche e l’uso della Termografia attraverso telecamere a infrarossi. La termografia è essenziale per rilevare i “punti caldi” (hot spot) sui moduli, indicativi di difetti interni o ombreggiamenti che possono degradare le prestazioni e causare guasti.

Gestione e monitoraggio attivo

Per massimizzare il rendimento, la gestione di un impianto fotovoltaico moderno non può prescindere da un monitoraggio costante della sua produzione di energia.

La maggior parte degli impianti è dotata di sofisticati sistemi di monitoraggio che, tramite datalogger e applicazioni dedicate, permettono all’utente di visualizzare in tempo reale i dati di produzione. Un calo improvviso della potenza erogata è il primo e più chiaro segnale di un potenziale problema, che sia sporco, un guasto all’inverter o una disconnessione di una stringa.

Un metodo efficace di verifica è la riconciliazione dei dati, dove la produzione effettiva viene confrontata con le previsioni basate sui dati di irraggiamento solare per calcolare il performance ratio (PR). Se questo rapporto scende al di sotto della soglia accettabile, si rende necessaria un’ispezione tecnica approfondita.

Infine, una gestione proattiva include la gestione della garanzia: è essenziale conservare tutta la documentazione per poter far valere le garanzie sul prodotto e sulle prestazioni (quest’ultima spesso valida per 25 anni e che assicura che la potenza non scenda sotto una certa percentuale del valore iniziale) in caso di guasti o degrado eccessivo.

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