Attualità

L’esperienza della malattia oncologica e il concetto di salute dell’OMS

Il giorno 21 ottobre, nell’ambito dell’iniziativa voluta da Airc “Ottobre rosa” per la prevenzione contro il cancro, si è sottolineata l’importanza della prevenzione dei tumori al seno, poiché, se intercettati presto, sono curabili nel 90% dei casi.

In questo contesto, la professoressa Gambatesa, studiosa di Pedagogia della Salute, ha presentato alcuni spunti di riflessione sull’importanza di un approccio nuovo alla malattia. Ha, cioè, portato alla luce quanto possa essere importante potenziare la relazione di cura tra il malato e il medico, aiutando il primo a modificare la sua visione della malattia.

La maniera in cui ci si rappresenta la malattia risente di condizionamenti culturali e sociali e questi condizionamenti hanno ricadute importanti nella vita del malato. Cambiare la propria rappresentazione della malattia, che, quindi, non è una rappresentazione fissa ma modificabile, significa leggerla come un’esperienza da accogliere nella propria esistenza e per questo da vivere a fondo anche dal punto di vista umano.

Questo approccio nasce dal defluire di conoscenze interdisciplari, che vanno a congiungersi in una visione umanistica, psico-pedagogica alla cura; punta a restituire al malato una dimensione tridimensionale dell’esistenza, che vada oltre quella clinica; si inserisce in quel concetto onnicomprensivo di salute che, per l’OMS, è “uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale”.

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