Economia

Fame di lavoro in Capitanata – Preoccupa persistere stagnazione in molti settori produttivi

“Quando si parla di agganciare la ripresa produttiva ed occupazionale in Capitanata, ci sono quasi sempre due forze interne in lotta che, da un lato spingono a slanci ideali di ottimismo dove è vietato arrendersi, dall’altro ricordano perché non si è in grado di sfruttare risorse ed opportunità del e dal territorio”. E’ la riflessione del Segretario provinciale dell’Ugl Foggia, Gabriele Taranto, a commento dei dati tratti dal Sistema informativo statistico delle Comunicazioni Obbligatorie della rete dei Centri per l’impiego relativi al primo semestre del 2016, e che indicherebbero “in linea di tendenza un quadro produttivo provinciale quasi fermo e stagnante, nonostante i segnali di vivacità economica e lavorativa provenienti dal settore agricolo ed agroalimentare”.

A impensierire il sindacalista sono “i servizi, l’industria, le costruzioni ed il commercio, ed un calo medio di circa il 9 per cento dell’occupazione registrato nel secondo trimestre del 2016, considerando i mesi di maggio, giugno e luglio. In particolare, con riferimento allo stesso periodo del 2015 è stato registrato che, più della metà delle assunzioni avviene in agricoltura, ma come noto – rileva Taranto – attraverso contratti suscettibili a stagionalità che comportano altrettante e periodiche cessazioni. I servizi assorbono circa il 16 per cento della manodopera locale, gli alberghi e ristorazione l’11, l’industria manifatturiera il 6, l’edilizia il 5,4, ed il commercio il 5 per cento”.

“Preoccupa – spiega il Segretario – il persistente e progressivo stato di sofferenza proprio degli ultimi 5 settori produttivi, perché sono le influenze reciproche di comparto a rappresentare una delle leve responsabili del peso della nostra economia locale, e dei riflessi che questa può avere sui livelli occupazionali. Tra avviamenti e cessazioni di aziende con sede in provincia di Foggia, ad esempio, anche il comparto agricolo fa registrare una flessione di qualche punto percentuale. Più costante invece la curva a ribasso per l’industria, le costruzioni ed i servizi negli ultimi 3 anni, senza paragonare tutto ai livelli pre-crisi il cui ritorno alla normalità pare oggi un miraggio. Le attuali condizioni di svantaggio – aggiunge – continuano a creare una situazione di povertà e disoccupazione non più sostenibili senza una programmazione in politica attiva del lavoro di medio e lungo respiro”.

“L’auspicio è che non siano vanificati gli appelli rivolti alla politica ed alle Istituzioni ai fini di imprimere una svolta all’attuale situazione, e di puntare ad una vera semplificazione per migliorare i servizi ai cittadini e alle imprese. In ogni caso, rassicura quanto annunciato dall’Assessore regionale ai Lavori Pubblici, Gianni Giannini, sulla periodica convocazione di riunioni per monitorare l’andamento dei progetti finanziati attraverso la nuova programmazione comunitaria 2014-2020. Allo stesso modo –
anticipa nelle conclusioni Gabriele Taranto – ci lascia ben sperare il prossimo tavolo convocato, sabato 27 settembre, presso gli Uffici della Presidenza della Provincia di Foggia per esaminare le ricadute e gli effetti che avranno gli interventi previsti per l’Area Vasta, a margine della firma del Patto per la Puglia e dalla Delibera del Cipe del 10 agosto”.

Gabriele Taranto, Segretario provinciale Ugl Foggia

Redazione

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