La Segreteria Ugl Foggia interviene sulla querelle rifiuti Landella – Amiu Puglia
“La Segreteria Ugl Foggia, consapevole del fatto che la soluzione alle problematiche relative alla gestione dei rifiuti nel Comune di Foggia può trovare soluzione solo in una seria programmazione dei servizi a medio e lungo termine, stigmatizza e prende le distanze da qualunque diatriba o polemica recente e lontana, ed anzi con animo sereno e collaborativo invita al dialogo costruttivo tra le parti interessate. Solo in questo modo, sfruttando tutte le sinergie positive tra Azienda ed Amministrazione Comunale, si potrà puntare agli attesi obiettivi sulla qualità dei servizi resi ai cittadini ed a ricadute occupazionali capaci di restituire stabilità e crescita tra i lavoratori del settore”. A dichiararlo in una nota congiunta, il Rappresentante sindacale unitario (RSU) dell’Amiu Foggia, Antonio Papa, i segretari provinciali e di categoria, Gabriele Taranto e Giulio Bucci, a margine della polemica emersa dai media locali tra il Primo cittadino del capoluogo dauno, Franco Landella, ed il commissario dell’Agenzia rifiuti e Presidente dell’Amiu Puglia SpA, Gianfranco Grandaliano. “L’Ugl territoriale di Foggia – aggiunge Gabriele Taranto – conferma il proprio atteggiamento di apertura al confronto affinché si giunga ad accordi e definizioni con la Proprietà che puntino ad offrire un servizio di gestione dei rifiuti all’altezza delle legittime aspettative dei cittadini, nel rispetto delle Leggi che regolano il settore e che mirino alla stabilizzazione dei lavoratori, partendo proprio dal consolidamento dei ‘Contratti di Servizio’ con Amiu Puglia, così da porre fine ad una situazione di precariato che danneggia dipendenti e cittadinanza”. L’RSU Antonio Papa prova a ricostruire nei dettagli le ragioni che hanno portato quattro anni fa alla formulazione del Contratto di Servizio rifiuti tra Comune e Gestore. “L’affidamento del servizio alla Società Amiu del febbraio 2013 – ricorda Papa – subentrò a seguito del fallimento di Amica SpA. Dopo vari passaggi nelle sedi istituzionali di Prefettura, Regione Puglia e Comune di Foggia – prosegue – si decise di affidare il servizio rifiuti della città capoluogo alla Società barese allora denominata Amiu spa – Bari rilevando sedi aziendali, mezzi, attrezzature, e assorbendo tutto il personale delle società fallite di Amica spa e Daunia Ambiente in possesso dei requisiti ritenuti essenziali ed imprescindibili per la riassunzione in seno al nuovo gestore. Lo stesso Comune di Foggia guidato dall’allora Sindaco Gianni Mongelli, ratificava il passaggio di gestione all’unanimità nel corso di un Consiglio comunale monotematico. Con l’elezione del Sindaco Franco Landella, il Comune diventa socio della stessa Amiu Puglia spa, acquisendo il 20% circa delle quote societarie e impegnandosi a definire il Contratto di Servizio definitivo che – lamenta il sindacalista – ancora oggi non è stato ratificato. Così – puntualizza Papa –, l’Amiu Puglia a distanza di anni continua ad operare sul territorio sulla scorta di proroghe e affidamenti provvisori del servizio di gestione dell’igiene urbana. Servizio che, per tutto i periodo, è stato incentrato sulla provvisorietà delle condizioni contrattuali e grossa incertezza per il futuro occupazionale di settore. Tutta una serie di criticità determinate anche da scelte amministrative dell’azienda discutibili e antieconomiche. Ci si riferisce – puntualizza il Rappresentante sindacale -, ai contratti di noleggio di attrezzature e automezzi per servizi di raccolta e trasporto rifiuti, oppure ai noleggi di mezzi di movimentazione rifiuti utilizzati per le lavorazioni che avvengono presso l’impianto di bio – stabilizzazione. La raccolta differenziata stenta a decollare – ribadisce -, soprattutto per mancanza di investimenti programmati spesso secondo l’emergenza del momento o non programmati per mancanza di una strategia e di una visione più profonda dei conflitti. Per queste stesse ragioni, ad esempio, Amiu Puglia SpA non può investire sul revamping dell’impianto di multiselezione per la raccolta differenziata, nonostante la Direzione aziendale abbia comunicato a lavoratori e sigle sindacali, di avere già pronto un progetto e dei finanziamenti da mettere in campo per il raggiungimento di questo obiettivo. Altra questione è quella relativa al personale aziendale, assunto ormai da quattro anni a contratto part-time e limitato nell’espletamento dei servizi ambientali e nella gestione dell’impianto di bio – stabilizzazione, proprio per mancanza di un piano di ristrutturazione del personale stesso che possa consentire un più adeguato utilizzo delle risorse umane aziendali. Azioni che a nostro avviso – conclude – tendono a sguarnire ancora di più l’organico del personale addetto alla raccolta e trasporto rifiuti, riducendone tutele, sicurezza e la stessa fruizione del servizio da parte dei cittadini. Il nostro unico auspicio è che politica e istituzioni continuino a prendere in seria considerazione le nostre istanze sia per quanto riguarda il miglioramento dell’organizzazione del lavoro, sia per il potenziamento dell’organico”.