Attualità

Mediterraneo è cultura con la libreria Kublai per un incontro sulle migrazioni.

Lucera, 2 dicembre 2016 – A Lucera un momento di riflessione e (ri)scoperta sul tema delle migrazioni: a promuoverlo è la libreria indipendente Kublai (in via Gramsci 27) in collaborazione con l’associazione “Mediterraneo è cultura”, promotrice del Festival della Letteratura Mediterranea. L’occasione è data dall’incontro con Pascal Manoukian, giornalista e scrittore francese in tour per la presentazione del suo libro dal titolo “Derive”. Dialogherà con l’autore Salvatore D’Alessio, libraio della Ubik di Foggia.

“Derive” è il primo romanzo di Pascal Manoukian, già vincitore del Prix Première 2016 e ora tradotto in italiano e pubblicato da 66thand2nd Editore. E’ la storia di tre persone che partono da tre punti diversi del mondo, per scappare da tre cose diverse – la crisi, la guerra e la devastazione – e per ritrovarsi in un posto in cui continuano a lottare per la propria sicurezza. Quei posti lì noi li chiamiamo banlieue. Ci hanno detto che esistono, abbiamo capito che lì ogni tanto c’è qualcuno che fa casino, ma non sappiamo bene come mai. In fondo, cosa importa? Anche noi abbiamo i nostri problemi. Dobbiamo tutti adeguarci, pur di sopravvivere. Ma a cosa, bisogna adeguarsi, esattamente? Questa storia risale al 1992, quando è caduta l’Unione Sovietica, è scoppiata la guerra civile in Somalia, parte del Bangladesh è stato devastato da un potente ciclone e in Europa partivano gli accordi di Schengen: il debutto delle grandi migrazioni. Ma la ricerca di un percorso più stabile da parte di Virgil, Assad e Chanchal, per la conquista di diritti fondamentali, per poter guardare al futuro, potrebbe essere a noi più familiare di quanto crediamo.

L’autore parlerà della sua esperienza di lungo corso come reporter dei principali conflitti internazionali (dall’America centrale ai Balcani), come figlio di famiglia armena scappata dalla Turchia in Francia per scampare al genocidio del suo popolo, per farci meglio comprendere la condizione dei migranti in Europa, partendo dal complesso labirinto di nascondigli, traffici e disperazioni quotidiani che nelle sue pagine prendono vita a Velleneuve le Roi (ex comune operaio alle porte di Parigi) per estendersi a tutte le periferie d’Europa, comprese le nostre, comprese le periferie della mente.

“Gli animali e i clandestini hanno più o meno gli stessi bisogni: vivere nascosti in mezzo ad altri esseri viventi, vicino a una fonte d’acqua e a una doppia via di fuga.”
In allegato la locandina.

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Redazione

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