Intervista esclusiva a Gianni Pirazzini
Abbiamo l’onore di scambiare quattro chiacchiere con Gianni Pirazzini. Capitano e giocatore simbolo dei satanelli con cui ha disputato nell’arco di dodici stagioni 424 partite ufficiali di cui 374 di campionato, diventando il giocatore della squadra con il record di presenze e contribuendo fattivamente alle tre storiche promozioni in serie A degli anni settanta.
– Quali sono i suoi ricordi delle tre promozioni in serie A conquistate da giocatore?
Veramente le Promozioni sono 4 Tre in serie A e una in serie B, più una salvezza in Serie A col Campionato a 16 Squadre. Sono tutte belle anche se la più sofferta è stata quella del 1976 con Balestri nell’anno più difficile della mia carriera. Con la promozione di Toneatto e Balestri siamo andati a piedi a San Giovanni Rotondo per il voto fatto a Padre Pio.
– Quali secondo lei le analogie e le differenze tra il Foggia di questa stagione con Giovanni Stroppa in panchina e quello di Roberto De Zerbi?
Le differenze tra i due allenatori sono sostanziali. Se il Foggia sale in Serie B deve ringraziare Stroppa, lui è l’artefice di questo capolavoro battendo anche tutti coloro che lo hanno contestato subito perché innamorati di De Zerbi, se fosse rimasto lui il Foggia non sarebbe salito in B.
– In occasione dei suoi 70 anni, le è stata conferita la cittadinanza onoraria foggiana, cosa rappresenta per lei la città di Foggia?
Foggia per me rappresenta tutto mi ha dato una famiglia notorietà la gente mi vuole bene e mi ha dato un grande riconoscimento, la Cittadaninza Onoraria e sono Orgoglioso e Onorato di averla ricevuta.
– Pensa che la squadra attuale sia già pronta per la serie B, oppure ci sarà bisogno di qualche innesto?
Per il futuro credo che con Quattro- Cinque innesti importanti il Foggia in due o tre anni possa tornare nell’Olimpo del Calcio e io con tutto il cuore glielo auguro. Un caro saluto a tutti e sempre Forza Foggia.