La Guardia di Finanza: “Il 42% dei commercianti foggiani non fa lo scontrino”
Il Comando Provinciale di Foggia della Guardia di Finanza traccia il bilancio dei risultati conseguiti, nell’anno 2015, a presidio della sicurezza economico-finanziaria nell’intera provincia.
Tutelare l’economia legale e le imprese rispettose delle regole, garantendo allo Stato, all’Unione Europea, alle Regioni e agli Enti locali il regolare afflusso ed il corretto impiego delle risorse destinate al benessere della collettività e al sostenimento delle politiche di sviluppo economico e sociale, è il prioritario obiettivo che ha guidato l’azione della Guardia di Finanza nel 2015.
La strategia messa in campo ha agito su 3 leve principali. In primis, l’attività investigativa, ossia lo sviluppo in tutto il territorio della provincia di 1.608 deleghe d’indagine pervenute nell’anno dalla Magistratura ordinaria e dalla Corte dei Conti, di cui 1.127 portate a conclusione. In secondo luogo, l’esecuzione di 40 piani operativi, per l’aggressione sistematica e organizzata ai più gravi fenomeni di illegalità economico-finanziaria nel territorio dell’intera Capitanata, attraverso l’esercizio degli autonomi poteri d’intervento attribuiti al Corpo dalla legge. Terza ed ultima leva, l’azione di contrasto ai grandi traffici illeciti, via terra o per mare e il concorso al dispositivo di ordine e sicurezza pubblica.
La viglianza sulla spesa pubblica. Il corretto utilizzo delle risorse pubbliche dello Stato o di origine comunitaria ha assunto un rilievo centrale con l’acuirsi della crisi economica. Alla Guardia di Finanza è affidato il delicato compito di assicurare un efficace dispositivo di controllo anti-frode dei flussi di spesa, del tutto speculare rispetto a quello previsto per la tutela delle entrate fiscali.
Conseguentemente, hanno costituito oggetto di attenzione operativa dei reparti dipendenti dal Comando Provinciale tutte le più significative voci di spesa pubblica: dai contributi alle imprese di origine nazionale ed europea, ai finanziamenti del servizio sanitario nazionale, dalle risorse utilizzate per gli appalti pubblici a quelle relative al sistema previdenziale. Il complesso di queste attività costituisce, tra l’ altro, anche un importante strumento per la lotta alla corruzione.
Suuìl versante dei contributi europei, sono stati 95 gli interventi eseguiti, con 72 persone denunciate e 7.610.228 euro di contirnuti indebitamente percepiti o richiesti. Per quanto riguarda, invece, gli incentivi nazionali, la frode ammonta a 1.080.726 euro. Più dolente il fronte degli appalti pubblici, con 6 interventi eseguiti, 31 persone denunciate e 4.022.778 euro assegnati irregolarmente.
Contrasto alle Frodi Fiscali ed all’Economia Sommersa. L’attività nello specifico settore è stata orientata al contrasto dei fenomeni evasivi più pericolosi ed è stata rivolta nei confronti di quei soggetti che presentano i più elevati profili di evasione, selezionati mediante l’analisi di rischio, l’attività di intelligence e l’azione di controllo economico del territorio.
Nel quadro del contrasto all’evasione rientra anche la lotta all’economia sommersa, con il duplice obiettivo di recuperare risorse sottratte ai bilanci pubblici e di arginare la diffusione dell’illegalità e dell’abusivismo nel sistema economico, a tutela delle imprese e dei professionisti che, rispettando la legge, vedono le proprie prospettive di sviluppo seriamente compromesse da tale concorrenza sleale.
Tra i risultati, si evidenzia che il 42% degli esercenti controllati non fa scontrini. Imponente anche il controllo delle merci su strata: 1560 interventi, 145 denunciati, per un valore di oltre 9 milioni di euro di merce.
Attività anticontrabbando nel settore dei prodotti energetici. Sul fronte della lotta alle frodi in materia di accise e di altre imposte indirette sulla produzione e sui consumi, l’attività del Corpo ha la duplice finalità di tutelare il gettito assicurato all’Erario e di preservare la correttezza del mercato. A tal fine, i Reparti del Comando Provinciale di Foggia hanno assicurato il controllo dei vari segmenti della filiera commerciale, soprattutto quelli con più significativi indici di rischio. Inoltre, nell’ambito del contrasto alle frodi nella distribuzione al dettaglio dei prodotti energetici, i Reparti hanno eseguito interventi presso gli impianti di distribuzione stradale finalizzati a riscontrare l’effettivo quantitativo di carburante erogato dalle colonnine, la qualità merceologica dei prodotti immessi in consumo, il rispetto degli obblighi in tema di corretta e trasparente informazione all’utenza sui prezzi praticati.
Lotta al gioco illegale. Nel quadro della più ampia azione contro l’evasione fiscale e gli interessi economici della criminalità, questo Comando ha puntato alla ricerca ed al contrasto dei fenomeni di abusivismo e di illegalità che interessano il mercato dei giochi e delle scommesse.
L’attività dei Reparti dipendenti si è sviluppata attraverso indagini di polizia giudiziaria finalizzate alla scoperta delle condotte fraudolenti più gravi e complesse nonché con l’esecuzione di controlli di natura amministrativa, svolti in forma autonoma o in maniera congiunta, nel più ampio quadro dei “piani coordinati di intervento”, eseguiti a livello nazionale in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Il dato che colpisce maggiormente, in questo caso, è il valore delle giocate nascoste al fisco: 5.259.260 euro.