Fratelli d’Italia Foggia: “PUG assente dall’agenda della giunta Episcopo: si torni alla pianificazione”
Il DPP del 2019 esclude esplicitamente il consumo di suolo, ponendo le basi per un modello di sviluppo sostenibile e responsabile.

FOGGIA – In una nota Fratelli d’Italia Foggia afferma di condividere pienamente le preoccupazioni espresse da ANCE Foggia in merito ai ritardi nella definizione e approvazione del Piano Urbanistico Generale (PUG).
Nel corso dell’ultimo direttivo cittadino del partito, è stato stigmatizzato l’atteggiamento contraddittorio dell’amministrazione comunale del capoluogo che – affermano – “continua a rinviare un tema cruciale per il futuro urbanistico della città, evitando di ammettere che il PUG è, nei fatti, assente dalla loro agenda politica. Nel 2020 il Consiglio Comunale – continua la nota – approvò un documento programmatico che concludeva sostanzialmente l’iter del PUG, restando solo da integrare alcuni indirizzi – già approvati all’unanimità dalla Commissione consiliare “Ambiente e Territorio” – da fornire al prof. Francesco Karrer, urbanista di fama nazionale incaricato della redazione del Piano. Le indicazioni riguardavano la durata del PUG, la direttrice di sviluppo urbanistico e la coerenza con i programmi complessi in itinere”.
Quel percorso fu però interrotto dallo scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose.
“Oggi tutto tace – commentano i dirigenti di FdI – Le scelte urbanistiche dell’attuale amministrazione risultano confuse e frammentarie, tra mega varianti urbanistiche, come quella in zona parcheggio Zuretti, appetiti speculativi sulle aree ferroviarie e l’imminente approvazione in Consiglio Comunale della legge regionale 36/2023 (che richiama il PRG del 1992) sulla ristrutturazione edilizia. Questa legge, chiamata impropriamente “Piano Casa”, non è un vero piano per l’abitazione, bensì un insieme eterogeneo di norme che, in assenza di un piano particolareggiato – incluso il piano del colore – rischiano di produrre solo disordine urbanistico e di lasciare campo libero a operazioni speculative. Particolarmente preoccupante è la possibilità edificatoria nelle zone D (produttive) e F (servizi pubblici), dietro il generico richiamo a “aree intercluse”, senza però alcuna definizione tecnica precisa. Inoltre, la legge non interviene minimamente sulla riqualificazione dei cosiddetti “quartieri settecenteschi”, vere e proprie periferie al centro, oggi tra i simboli più evidenti del degrado urbano.
Il governo Episcopo-Galasso sembra trascurare un aspetto fondamentale: l’approvazione del nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG), fondato sul Documento Programmatico Preliminare (DPP) approvato nel 2019, rappresenta un passaggio cruciale per il futuro della città. A differenza del piano del 2004, il DPP del 2019 esclude esplicitamente il consumo di suolo, ponendo le basi per un modello di sviluppo sostenibile e responsabile. Il PUG si propone di mettere ordine e visione nella crescita urbana attraverso sei direttrici strategiche:
Tutela del verde urbano e delle aree agricole: adozione di un Piano del Verde per contrastare gli effetti del cambiamento climatico in una delle città più calde del mondo, garantendo la salvaguardia del patrimonio naturale e agricolo.
Modello di città multipolare e coesa: promozione di una nuova configurazione urbana, capace di valorizzare le specificità dei diversi quartieri e di favorire l’integrazione territoriale.
Risposta strutturale all’emergenza abitativa: attraverso interventi di edilizia popolare per l’eliminazione delle coabitazioni forzate, delle abitazioni insalubri (come le grotte), delle baraccopoli e dei detrattori urbani presenti nel centro cittadino.
Mobilità sostenibile e integrata: attraverso lo sviluppo di una rete di mobilità coerente con la nuova visione urbana, favorendo l’accessibilità e la connessione tra i poli strategici.
Valorizzazione dei poli funzionali esistenti: potenziamento e integrazione nel tessuto urbano i principali poli della città: Ospedale, Università, Tribunale, quartiere fieristico, Villaggio Artigiani e Area di Sviluppo Industriale (ASI).
Rigenerazione dei quartieri settecenteschi: Questi quartieri, oggi degradati e abitati prevalentemente da immigrati, devono essere oggetto di interventi di riqualificazione urbana, anche attraverso l’impiego delle STU (Società di Trasformazione Urbana), per restituire dignità e vivibilità a zone centrali ma marginalizzate.
“Fratelli d’Italia – conclud ela nota – vuole credere che la Sindaca abbia davvero a cuore l’approvazione del PUG, ma teme che influenze esterne e interessi privati stiano cercando di condizionare o marginalizzare il suo ruolo nelle decisioni strategiche sull’urbanistica. A breve proporremo un incontro formale con la prima cittadina per conoscere tempi, modalità e volontà politica effettiva per la definitiva approvazione del Piano Urbanistico Generale. Limitarsi ad affermare che “sarà approvato entro la consiliatura” è troppo poco rispetto alla portata del tema”.