Foggia, vandalizzata l’ultima fossa granaria
La denuncia di Geppe Inserra su Lettere Meridiane
FOGGIA – La denuncia è di Geppe Inserra: la lastra di cristallo che copre l’ultima fossa granaria presente a Foggia, nel Piano della Croce, davanti alla Basilica di San Giovanni Battista, è stata danneggiata dai vandali in più punti, con evidenti rischi per la pubblica incolumità. Una lastra già rovinata dal tempo: “La pesante lastra di cristallo che doveva provvedere a proteggere e rendere visibile l’interno della fossa – scrive Inserra – ha favorito un dannoso effetto serra che ha agevolato la proliferazione di erbacce che nascondono ormai completamente la cavità in cui una volta veniva calato e custodito il grano”. Una situazione non recente, già segnalata da Lettere Meridiane due anni fa, e in questo lasso di tempo nulla è stato fatto e la stituazion eè anche peggiorata. “Alla vegetazione spontanea – si legge – si sono aggiunti cartacce ed altri rifiuti che evidentemente non sono finiti là per caso, ma per le bravate del vandalo di turno. Come se non bastasse, non c’è nulla che segnali che si tratta di una fossa granaria, l’ultima delle mille che una volta punteggiavano il piano. (…) Uno scempio che poteva essere evitato semplicemente con una regolare manutenzione. Invece sull’ultima fossa è caduto l’oblio. La nuova amministrazione comunale si sta dimostrando sensibile ai temi del patrimonio culturale e dell’arredo urbano. Ad essa e al Lions Club Giordano Foggia rivolgiamo un caloroso appello affinché si intervenga per restituire alla fossa superstite la dignità e il decoro che merita, riconsegnandola alla pubblica fruizione”.
La denuncia di Lettere Meridiane è stata raccolta dal consiglier comunale Nunzio Angiola secondo il quale “Sulla reliquia delle antiche fosse granarie che commossero l’insigne Poeta Giuseppe Ungaretti, Sindaca e Assessori vranno messo i piedi sopra decine di volte, attenti come sono a partecipare a processioni e cerimonie commemorative. Non se ne sono accorti? Allora se così è, male sto è peggio mi sento. Non è mestiere per loro, sono inadeguati. Qui a Foggia funziona solo la denuncia, la mobilitazione civica, il grido allo scandalo. Non c’è una mappatura dello stato dei beni culturali, non c’è un monitoraggio, non c’è solerzia, non c’è sollecitudine, non c’è attenzione da parte dell’amministrazione2, conclude Angiola.