Foggia: “Una scoperta inaspettata”. Flavio Bertino e il suo “Italia ad altra velocità”
“Italia ad altra velocità. In viaggio dal Brennero alla Sicilia con i treni regionali” è il nuovo libro di Fabio Bertino, uno scrittore di viaggi, nato a Torino. È autore anche di “Worldzapping” (goWare 2016) e “Destinazione Russia. Una nave e un gatto nella tundra e altri incontri stra-ordinari” (goWare 2018) e “Binari. Racconti di viaggi e di treni sulle ferrovie minori italiane” (Youcanprint 2021). Collabora anche con la rivista trimestrale di reportage di viaggio Erodoto108.
In questo suo nuovo libro ha raccontato di un vero e proprio giro ferroviario d’Italia lungo oltre 4.000 chilometri. Il suo percorso lo ha portato ad ammirare le Alpi e il Mar Ionio, la laguna veneta, il centro d’Italia e le coste calabra e siciliana, l’Adriatico e il Tirreno, la capitale e i piccoli borghi.
Si racconta di un viaggio lento alla scoperta di luoghi di un’Italia poco conosciuta ma meravigliosa: i suoi paesaggi, i suoi borghi e le piccole città, la sua storia particolare e le sue tradizioni, la sua architettura e la sua arte, il suo cibo.
Non mancano le storie di persone incontrate lungo il viaggio, di incontri inaspettati e preziosi.
Fabio Bertino ha fatto tappa anche a Foggia: “Una scoperta inaspettata, che si è rivelata una delle più belle di tutto il viaggio. Da subito, superati i Tre Archi, percorrendo via Arpi questa splendida città ricca di arte, storia e cultura mi ha accolto generosamente.Ho trascorso due giorni nel delizioso centro storico cercando di immergermi nella sua atmosfera. Mi sono svegliato ammirando la Cattedrale dal balcone del mio b&b, ho visitato la chiesa richiamato dalla storia dell’Iconavetere, ho vagato per la città vecchia tra vicoli, piazze e palazzi che raccontano storie secolari, nel tardo pomeriggio da Piazza XX Settembre mi sono unito ai foggiani nell’allegra animazione fra via Lanza, via Vittorio Emanuele e Piazza Umberto Giordano, mi sono fermato in Piazza Cavour a fotografare la Fontana del Sele e dal Palazzo dell’Acquedotto sono arrivato alla splendida Villa Comunale per una piacevole passeggiata. E per concludere alla grande, in una trattoria dalle parti di Piazza Federico II mi sono regalato un piatto di fave e cicoria per il quale ho ringraziato il treno che mi ha accompagnato fin qui”.