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Foggia perde il primo venditore di scagliozzi

Foggia – A Foggia gli scagliozzi sono una vera e propria istituzione, uno sfizio salato da togliersi durante una sana passeggiata per le vie del centro cittadino. Purtroppo, ieri, è scomparso il primo e storico venditore di queste specialità foggiane, il signor Antonio Morelli.
“Mio nonno fu il primo a fare gli scagliozzi a Foggia”, ci dice la nipote Angela Natalia Antonietta. Il signor Morelli, andato in pensione agli inizi del 2000, aveva inziato a vendere i caratteristici scagliozzi foggiani tra le strade della città subito dopo la Seconda guerra mondiale. Iniziò a venderli giù alle scale di Piazza Mercato, quando era ancora un vivace e colorato mercato coperto, per poi spostarsi in via Matteotti e infine in via Giovanni Urbano nei pressi della chiesa di Santo Stefano.
Un’antica arte quella degli scagliozzi che ancora oggi viene tramandata di padre in figlio. Oggi, a Foggia, resistono ancora due punti vendita storici: quello in via Capozzi (dove continua l’attività il figlio maggiore di Antonio Morelli) e quello in via Lucera, anche se recentemente qualcuno ha deciso di mantenere viva questa tradizione creando nuove attività commerciali in giro per la città.
Almeno fino agli anni ’60 i garzoni delle friggitorie di scagliozzi andavano in giro per le strade della citta, trasportando un grande contenitore di latta agganciato ad una cinghia, dove si mantenevano caldi gli scagliozzi. In una sacca del cappotto custodivano una saliera, anche questa di latta, per insaporire i loro squisiti prodotti.

Ragazzo Che Vende Scagliozzi
Crediti Foto: Alberto Mangano
Questi gustosi triangolini gialli di mais a Foggia sopravvivono ancora, anche se devono fare i conti con le patatine fritte e con altri prodotti salati e fritti. Questi prodotti della nostra tradizione piacciono a tutti, a grandi e piccoli, e sono testimoni di un tempo ormai passato, fatto di fotografie ingiallite e di caratteristiche botteghe che ancora oggi profumano  di olio e di ricordi.
Filippo Bellizzi, salvatore della tradizione, riporta in una sua pubblicazione una piccola poesia sugli scagliozzi, riferito ai giovani che un tempo vendevano questa prelibatezza foggiana per le strade della città, e noi vogliamo dedicarla al primo e storico venditore scomparso ieri: «E li guaglione scagghiùzzàre, / C’ la cesta sott’accummugghià – te / C’ nu cappotte spurtusàte, / Pe ttutt’ li stràde lucculejne: / Frittelle caavete! / Scaggiuuùozze! / Guè cumo vooò / Scagghiùozze cavte caaavete! / Ghesci‘ o fuuumo! / Strapiiizze!». (Fonte: Alberto Mangano )

Redazione

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