Nonno Libero diventa a tutti gli effetti cittadino foggiano: un lieto fine per l’anziano clochard

Foggia – Per vent’anni la sua casa è stato il centro cittadino, per tutto questo tempo il suo abbigliamento quotidiano delle buste di plastica logore: lo conosciamo tutti come Nonno Libero, il clochard la cui storia si intreccia tra un passato oscuro, forse una vita da dimenticare e il suo status di senzatetto forse per scelta. Eppure, c’è chi è riuscito a tirarlo via dalla strada.

Dopo tante peripezie e il supporto delle associazioni locali, c’è un lieto fine anche per Nonno Libero: l’anziano clochard infatti è diventato ufficialmente un cittadino foggiano a tutti gli effetti. Dopo una lunga vicenda giudiziaria, Nonno Libero ha ottenuto finalmente l’attribuzione di una identità anagrafica seppur fittizia – nessuno ha mai saputo la sua vera identità – e di un codice fiscale.
Documenti che gli consentiranno di usufruire di tutti i diritti di un cittadino residente, compresa la possibilità di percepire una pensione di invalidità civile.
Un bel finale come ci racconta l’avvocato civilista, Potito Battista che dal 30 gennaio è stato nominato dal Tribunale di Foggia amministratore di sostegno provvisorio di Nonno Libero.
“Nonno Libero è una persona e, come tale, ha un valore indiscutibile, gli va riconosciuta la possibilità di poter usufruire di servizi e di goderedi diritti di qualunque altro cittadino – dichiara l’avvocato – fino a poco tempo fa, questo non era neanche immaginabile, Nonno Libero è stato sostanzialmente un ombra, senza identità per lo stato italiano.
Oggi, però, grazie all’assegnazione di una identità e di una residenza, seppur fittizia ma equivalente da un punto di vista giuridico, Nonno Libero può finalmente considerarsi a tutti gli effetti un cittadino foggiano”.

Questo lieto fine arriva dopo una lunga vicenda di rimpalli tra l’Ufficio Anagrafe del Comune da cui tardava ad arrivare l’emissione di una dichiarazione giudiziale di nascita, dato che l’Ente ipotizzava la necessità di ricorrere al Tribunale ma al tempo stesso nemmeno il Tribunale ha potuto risolvere la questione dato che la fattispecie non è tipizzata da alcuna norma giuridica.
La situazione ha avuto una svolta con una lettera indirizzata al Sindaco, scritta da parte del suo amministratore di sostegno che ha fatto appello al Primo Cittadino confidando nel suo senso di responsabilità nei confronti di quello che è sempre stato di fatto un cittadino foggiano.

Adesso, espletate le formalità burocratiche Nonno Libero è davvero uno di noi e può godersi il suo nuovo status presso la RSA di Rodi che è diventata la sua nuova casa.