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Musica a Foggia, non solo Giordano: ecco chi sono i musicisti storici della nostra città

Foggia – Pochi sono coloro che conoscono l’immensa tradizione musicale che per secoli ha caratterizzato la storia del nostro territorio. Ebbene sì, oltre a Umberto Giordano, abbiamo un’eredità musicale che si sviluppa già verso il Duecento grazie agli interventi di Federico II Di Svevia in ambito culturale, ma riesce a radicarsi ancora più fortemente tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900.

In particolare, sappiamo che la tradizione musicale foggiana ha un’origine popolare legata alla civiltà agricola e pastorale, ai riti religiosi e alle cerimonie d’occasione delle classi nobiliari. 

Il teatro musicale, che caratterizzò la vita sociale a Foggia come in tutta l’Italia nei secoli XVIII e XIX, oltre ad essere diffusissimo, fu anche molto apprezzato dal largo pubblico. Sempre qui si è sviluppata oltretutto una forte tradizione bandistica cominciata verso la seconda metà dell’Ottocento.

Perciò oggi vorremmo ricordare di tutti i principali musicisti (escluso Umberto Giordano di cui vi abbiamo raccontato un po’ in occasione del viaggio virtuale tra i più famosi teatri di Foggia) che hanno contribuito con il loro talento a definire la nostra “storia musicale”. 

Durante il XVI secolo uno dei nomi che riconosciuto a livello nazionale è quello di Enrico Radesca. Egli è stato un grande compositore e organista italiano, oltretutto fu molto attento ad ostentare orgogliosamente la sua origine foggiana in tutte le sue composizioni.

Enrico Radesca nacque  a Foggia nella seconda metà del XVI secolo, grande compositore e organista italiano, molto attento ad ostentare orgogliosamente la sua origine foggiana in tutte le sue composizioni tanto che usava solitamentd firmarsi “Il Radesca di Foggia”.

Enrico si arruolò con la Repubblica di Venezia nel pieno della sua gioventù e, mentre si impegnava in azioni militari in Dalmazia, ebbe tra i suoi vari incarichi quello di organista della Cattedrale di Torino e musicista alla Corte Sabauda, un ruolo prestigiosissima e veramente ambito all’epoca.

La prima opera a stampa del Radesca fu intitolata Il tesoro amoroso e fu pubblicata a Vercelli nel 1599.

L’artista foggiano, durante la sua carriera, compose musica sacra e profana, canzonette, madrigali, messe, arie e mottetti, ottenendo molto successo.

Dal 1605 al 1610 pubblicò quattro libri di Canzonette, madrigali et arie alla romana a due voci, per cantare et sonare con il chitarrone o spinetta e assolutamente non sorprende questa sua dedizione anche all’ambito letterario poiché, durante il Rinascimento, artisti e musicisti tipicamente trasponevano la loro arte nella letteratura.

Enrico Radesca, dopo tutti i grandi successi che ebbe in vita, si spense a Torino nel 1625. 

Esponente essenziale della storia musicale nel foggiano è anche Luigi GissiNato a Foggia nel 1856; dopo essere rimasto orfano di padre, iniziò a lavorare per le Ferrovie di Stato.

Mentre lavorava, il Gissi coltivò la sua passione per la musica studiando e insegnando. Egli fu oltretutto il primo maestro di Umberto Giordano e di Gaetano Capozzi, altro importante musicista foggiano.

Nel 1912-13 diresse il concerto bandistico “Dauno” di Foggia e quello di Taranto. Messa di GloriaAve Maria dell’AddolorataI quattro evangelisti sono alcune delle sue opere più importanti e dai loro titolo possiamo sicuramente dedurre il forte culto della Patria, della famiglia e della religione che ha caratterizzato la sua vita e le sue composizioni di conseguenza. Luigi Gissi muore a Foggia nel 1939. 

Mentre Gissi era in piena attività musicalmente parlando, il suo allievo Gaetano Capozzi riesce a diplomarsi presso la Reale accademia Filarmonica di Bologna e divenne libero docente ufficialmente riconosciuto dal Conservatorio di Musica “San Pietro a Maiella” di Napoli.

Il Capozzi ovviamente conosceva bene Umberto Giordano e i due infatti rimasero in buoni rapporti di amicizia e a testimoniarlo è proprio una cartolina, databile tra il 1910 e il 1920, autografata da quest’ultimo, indirizzata al suo collega e conservata presso il Museo civico di Foggia.

Oltre a dedicarsi alla musica, Gaetano fu anche direttore d’orchestra e si impegnò anche a comporre opere liriche. Ricordiamo la Nilde che venne rappresentata in prima assoluta presso il Teatro Dauno durante la stagione lirica di maggio-giugno 1899. Anche lui morì nel 1941 nella città di nascita.

Chiudiamo questa serie di storie di personaggi che hanno contribuito a caratterizzare la nostra storia dal punto di vista musicale parlandovi di Luigi Acquaviva, nato a Foggia nel 1900.

Comunemente chiamato “Gino”, intraprese gli studi musicali presso il Conservatorio di musica “San Pietro a Maiella” di Napoli, oltre a lavorare per le Ferrovie di Stato. D

eciderà coraggiosamente di abbandonare in maniera definitiva il suo lavoro per fondare un istituto privato per l’istruzione musicale. Riuscì a realizzare questo suo progetto, intitolandolo inoltre a Gioacchino Rossini.

In seguito decise di concludere i suoi studi musicali e infatti si diplomò in composizione, in strumentazione per banda e in canto corale polifonico e fu grazie a questo suo grande impegno che riuscì ad ottenere il posto d’insegnante di musica presso l’Istituto Magistrale di Foggia. Il 30 Maggio del 1950 diede in prima assoluta la sua opera lirica Imelda a chiusura della stagione lirica del Teatro Giordano. Morì poi a Foggia nel 1958. 

Fonti: conservatoriofoggia.it – ‘Musica e musicisti a Foggia tra XVI e XX secolo’ di Agostino Pio Ruscillo

Vincenzo Maddalena

20 anni. Studente di lettere moderne all’Università degli Studi di Foggia. Appassionato di libri, musica, serie tv e film. Come obiettivo principale mi pongo sempre quello di far conoscere realtà, idee diverse e interessanti di cui non si parla molto o se ne parla in maniera disinformata. Speranzoso soprattutto di continuare questo percorso giornalistico con buoni risultati.

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