“Dedichiamo una piazza a Matteo Salvatore”, così un gruppo di foggiani vuole ricordare il compositore

Foggia – Da pochi giorni è nata su Facebook una pagina che si intitola “Foggia, dedichiamo una piazza a Matteo Salvatore“.
L’intento di questo gruppo di foggiani è quello di ricordare e omaggiare con una piazza il grande cantore figlio di questa terra (era nato ad Apricena) e grande artista che ha raccontato il sudore e la fatica della Capitanata e del Gargano.
Persino il celebre poeta Italo Calvino si espresse sull’utore di melodie popolari definendolo “unica fonte di cultura popolare nel mondo e nel suo genere”.
Matteo Salvatore è ricordato ancora oggi come l’ultimo cantastorie della nostra terra, selvaggia, amara e spettacolare allo stesso tempo.
Considerato un maestro e apprezzato da artisti come Renzo Arbore e Vinicio Capossela, Matteo Salvatore è stato protagonista di una vita rocambolesca e tutt’altro che priva di colpi di scena.
Nella pagina Facebook sono stati pubblicati diversi contributi che ricordano le doti e la straordinaria creatività di un artista visionario e precursore dei tempi.
Sulla pagina Facebook si legge l’appello di un foggiano, Angelo Cavallo, rivolto al sindaco Landella: “Scrivo a nome di un gruppo di uomini e donne che intendono dar meritata luce al poeta dei poveri cantastorie Matteo Salvatore attraverso la riconoscenza di una piazza o via della città di Foggia a lui intitolata.
Come lei ben sa tante sono le metropoli nel mondo che riconoscono i loro poeti intitolandogli piazze o vie centrali al fine di esser città, che si presentano ai flussi turistici con una identità precisa riconosciuta nell’uomo che gli rappresenta.Alcuni esempi Jorge Amado in Bahia Salvador (Brasile) Fernando Pessoa Lisbona (Portogallo). Museo del Flamenco Cristina Hoyo Siviglia (Spagna). In Puglia lungomare e statua a Polignano per mister volare il grande Modugno (amico di Matteo).
La forza poetica che i nostri tempi sempre più necessità é ben più incisiva di un eroe del passato. La storia non può fermarsi a Cavour, Vittorio Emanuele etc. Che un viale sia ancora dedicato al monarca Re Vittorio Emanuele poi che ha aperto le porte al nazifascismo e alla persecuzione degli ebrei non fa onore alle città.
Non accontenterebbe neanche quella parte di nostalgici(se ancora c’è ne fossino) irriducibili monarchici. In poche parole non ci fa onore. Diciamolo con tutta franchezza. Ci fa onore invece avere un nome che Italo Calvino definì UNICA FONTE DI CULTURA POPOLARE NEL MONDO E NEL SUO GENERE.
È infatti nelle parole cantate di Matteo Salvatore che è racchiusa la nostra identità pugliese e di uomini del tavoliere. Matteo cantava la terra, la fatica, lo sfruttamento, la famiglia, la giovinezza, l’infanzia e la bellezza della nostra campagna. E lo ha cantato nel mondo. Per cui possiamo definire il cantante un artista internazionale. Oltre alle varie tournée svolte in Cana da e America.
I suoi dischi sono stati venduti in Venezuela, Francia, Belgio, Germania etc. La invitiamo pergiunta a farci trovar preparati alla impresa futura delle città metropolitane dove Foggia sarà il centro della grande unione dei suoi tanti paesi. Il paese natio Apricena ha consegnato alla cittadella un contenitore culturale denominato Casa Matteo Salvatore.
Facciamo si che Foggia da lei rappresentata abbia una piazza in riconoscenza alla sua vita trascorsa in gran parte tra Roma Foggia ed il suo Gargano”.