Foggia in apprensione per Marco Ferrazzano, il ragazzo è scomparso da oltre due settimane
Foggia – Continuano le ricerche per ritrovare Marco Ferrazzano, il ragazzo di 29 anni di Foggia scomparso il 22 gennaio. Sono trascorse ormai oltre due settimane da quel terribile giorno, cresce la paura per la famiglia del ragazzo.
Venerdì 22 gennaio, intorno alle 15, Marco è uscito di casa a piedi dicendo che sarebbe andato a fare un giro; alla madre ha detto che sarebbe rientrato nel giro di un’ora ma così non è stato e a casa non è più rientrato.
Di lui, da quel momento, non si sono più avute notizie. Non ha con sé cellulare né documenti. Sta attraversando un periodo di difficoltà e potrebbe avere bisogno di aiuto. Potrebbe essersi allontanato in treno.
Il noto programma di Rai3 “Chi l’ha Visto?” ha raccolto le testimonianze di mamma Vincenza e della zia che hanno raccontato di diversi episodi di bullismo ai danni del giovane ragazzo, più volte preso di mira da baby gang del capoluogo dauno.
Negli scorsi giorni è nata anche una pagina Facebook dedicata al ragazzo scomparso “Marco Ferrazzano torna a casa”.
“Marco Ferrazzano 29 anni, alto 1.85 capelli scuri, corporatura magra e alto. E’ scomparso venerdì 22 gennaio alle ore 15, ha detto che sarebbe andato a trovare un amico ma non si è presentato all’appuntamento e non ha più fatto ritorno a casa.
Al momento della scomparsa indossava un giubbotto blu scuro con cappuccio, jeans chiari con strappi all’altezza delle ginocchia, scarpe nere – si legge in un post della pagina Facebook -.
Era molto agitato per via del furto del telefono avvenuto il giorno prima della scomparsa. E’ un ragazzo con problematiche psichiche ma assolutamente innocuo. Se qualcuno lo vede è pregato di avvisare le forze dell’ordine immediatamente e magari avvicinarlo cercando di trattenerlo parlando del più e del meno“.
Purtroppo sono emerse anche terribili ipotesi. Lo stesso giorno della scomparsa di Marco, infatti, c’è stato un investimento ferroviario non molto lontano da Foggia. I resti recuperati sui binari non sono assolutamente riconoscibili. Frammenti di vestiti, piccole parti di corpo e sangue.
“Non è rimasto nulla che ci possa dire se quei resti appartengono a Marco. Non sono trovate le scarpe che potrebbero essere sicuramente un elemento riconoscibile. Soltanto l’esame del DNA sui resti potrà dare una conferma o una smentita! E’ stato comunicato alla famiglia che per questo esame DNA è necessario almeno un mese di tempo – si legge sempre in un altro post pubblicato sulla pagina Facebook -.
La richiesta dell’esame del DNA è stata fatta dalla famiglia e inoltrata alla procura di Foggia lunedì 25 gennaio e siamo in attesa, da una settimana di una firma del procuratore che possa permettere il proseguimento della procedura. Chiediamo a tutti voi di aiutarci a sensibilizzare chi sta lavorando al caso perché i permessi vengano concessi in fretta e le ricerche siano portate a compimento.
Stiamo cercando questo ragazzo ovunque senza sapere se è vivo o morto. Segnaliamo inoltre che le telecamere della stazione di Foggia non sono funzionanti. Questo fatto a nostro avviso è estremamente grave, oltre che per Marco anche per tutti i cittadini Foggiani che fanno affidamento su questi dispositivi di sicurezza“.