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Foggia, lavori al teatro Giordano: respinte ricorso impresa RA.CO. Mainiero: “giudici hanno riconosciuto la verità”

Mainiero: "Sin dall’inizio in prima fila nel difendere le ragioni e i diritti dei Foggiani". 

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FOGGIA – Il consigliere comunale Giuseppe Mainiero, in una nota, ha commentato la sentenza dello scorso 21 marzo con cui la Corte d’Appello di Bari ha dato ragione al Comune di Foggia nella controversia legale con la impresa RA.CO. , incaricata dei lavori di restauro del Teatro Giordano.

“Nelle 27 pagine della loro sentenza – scrive Mainiero – i magistrati hanno fatto valere in larghissima parte le ragioni dell’appello promosso dal Comune di Foggia contro il giudizio di primo grado, che aveva condannato l’Amministrazione al pagamento di circa 3 milioni di euro. Una follia, figlia evidentemente di una linea difensiva molto debole inizialmente adottata dall’Ente. Mancanze – continua il consigliere comunale – che avevo a suo tempo denunciato in modo esplicito, spiegando come proprio la debolezza dell’impianto difensivo scelto dall’Avvocatura comunale sarebbe costata al Comune una sonora sconfitta in giudizio. Cosa che puntualmente è avvenuta, nonostante la querela che l’allora dirigente Domenico Dragonetti presentò contro il sottoscritto. Un atto decisamente “sui generis”, messo in campo da un dirigente contro un consigliere comunale nell’esercizio delle sue funzioni, che – atti e documenti alla mano – si batteva affinché i cittadini non sborsassero milioni di euro assolutamente non dovuti. Ovviamente la querela non sortì alcun effetto nonostante l’opposizione del dirigente all’archiviazione.

Oggi i magistrati della Corte d’Appello confermano esattamente ciò che avevo sostenuto, in particolare con riferimento alla “bocciatura” del collaudo favorevole all’impresa operata dall’allora dirigente ai Lavori Pubblici, Ing. Potito Belgioioso. Un atto che da subito avevo invitato a tenere nella debita considerazione e sul quale costruire la difesa dell’Ente, essendo la dimostrazione tangibile dell’infondatezza delle riserve avanzate dalla Ra.co.. 

Una tesi interamente condivisa dalla Corte d’Appello, che ha spiegato in modo puntuale come a rendere prive di rilevanza le rivendicazioni dell’impresa è proprio il diniego espresso con nota PEC dall’Ing. Potito Belgioioso, identificato dallo stesso collaudatore quale R.U.P. dei lavori (quindi, soggetto competente a decidere), il quale restituì il collaudo tecnico trasmessogli, avendo constatato la violazione degli artt. 223 – 225 del D.P.R. n. 207/2010. All’impresa Ra.co. sono stati infatti riconosciuti soltanto i maggiori lavori realizzati extracontratto. 500 mila euro circa. Non un centesimo in più.  Sarebbe stata – prosegue Mainiero – l’ennesima tegola sulla testa (e alle tasche) dei foggiani, costretti a pagare oltre 2.5 milioni.

Dopo la battaglia vinta contro Aipa-Mazal che ha portato all’internalizzazione del servizio di riscossione tributi con grandissimo beneficio per le casse comunali, oltre 4 milioni di euro all’anno risparmiati e destinati al risanamento finanziario del Comune di Foggia ora proprio per questo fuori dal predissesto finanziario. Siamo dunque in presenza di una ulteriore e significativa attestazione che la serietà del lavoro politico-amministrativo che ho svolto in assoluta solitudine (spessissimo in una cortina di silenzio) e che continuo a svolgere quotidianamente con impegno, attenzione e dedizione porta i suoi frutti a favore delle Comunità Foggia.

Il ruolo dell’opposizione (ma anche quello della libera informazione) sono il “sale” di una democrazia e del suo corretto funzionamento. Sono certo – conclude il consigliere comunale – che anche sulla “questione Amiu” gli argomenti che ho ampiamente illustrato e sollevato presto troveranno accoglimento in altre sedi, nonostante la palese e imbarazzante inerzia dell’Amministrazione Episcopo ed il silenzio calato sulla vicenda dopo la nomina dell’avv. Ilaqua – il caso vuole che sia lo stesso avvocato della vicenda Aipa spa ma in quel caso difendeva le ragione di Aipa contro quelle del Comune, ovviamente si tratta solo di una coincidenza. Ricordiamolo a tutti, l’affidamento ad Aipa spa avvenne nel 201, quello ad Amiu Bari spa nel 2013, entrambi durante la Giunta Mongelli di cui Episcopo era assessore”.

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