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Foggia, Istituto Notarangelo-Rosati primo al concorso nazionale "Un corto per i diritti umani"

Foggia – Grande soddisfazione per l’Istituto Notarangelo-Rosati di Foggia che sale sul gradino più alto del podio.

La gara si è disputata a suon di videoclip nell’ambito di “Un corto per i diritti umani”, il concorso per le scuole indetto a livello nazionale dall’Associazione per i Diritti Umani e la Tolleranza Onlus, nell’ambito del progetto Gioventù per i Diritti Umani, il cui obiettivo è quello di divulgare tra i giovani la conoscenza dei Diritti Umani, così come espressi nella Dichiarazione Universale delle Nazioni Unite.

“Siamo molto felici di aver ottenuto questa vittoria, non solo per il premio in sé” spiega la
dirigente scolastica Irene Sasso“ma soprattutto perché i ragazzi hanno raggiunto davvero l’obiettivo del progetto, ovvero riflettere e confrontarsi sul sentirsi liberi anche in contesti difficili”.

Il video “Anch’io, anche noi“, la cui regia è stata curata da Giovanni Bosco, è stato premiato al teatro Golden di Roma e ha preso spunto dall’art. 3 della Dichiarazione Universale ONU, relativo al diritto alla vita. I ragazzi hanno analizzato il diritto umano, partendo dal proprio contesto e indicando una possibile soluzione.

Un ringraziamento speciale va alla professoressa Ada Beomonte Zobel, che ha curato, insieme ai ragazzi, la realizzazione del filmato.

Il gruppo dei ragazzi che ha partecipato al progetto (sei frequentano il quinto anno, tre il quarto, uno il terzo) è consapevole, spesso testimone, di vivere in un contesto in cui l’illegalità ha assunto caratteristiche preoccupanti. Infatti, episodi quotidiani di microcriminalità e un atteggiamento che favorisce attività illegali sono terreno fertile per organizzazioni criminali di stampo mafioso. La realtà locale è caratterizzata da fenomeni di criminalità organizzata – nota come “società foggiana” – che utilizza la paura per realizzare le proprie attività illecite e ampliare il controllo sul territorio. I metodi operativi sono basati sulle intimidazioni, i soprusi e l’utilizzo della violenza sia fisica che materiale sui beni, anche con l’uso di ordigni esplosivi.

Ecco il video: LINK

Annarita Correra

Mi chiamo Annarita Correra, ho 28 anni, sono una giornalista pubblicista, una copywriter, content creator e cantastorie. Credo che la bellezza salverà il mondo e per questo la cerco e la inseguo nella mia terra, la più bella del mondo. L’amore per la letteratura mi ha portato a conseguire la laurea triennale in Lettere Moderne e quella magistrale in Filologia Moderna. Ho collaborato con riviste online culturali, raccontando con interviste e reportage le bellezze pugliesi. La mia avventura con Foggia Reporter é iniziata cinque anni fa. Da due anni curo la linea editoriale del giornale, cercando di raccontare la città e la sua provincia in modo inedito, dando voce e spazio alla cultura e alle nostre radici. Scrivo e creo contenuti digitali, gestisco la pagina Instagram del giornale raccogliendo e raccontando le immagini più belle delle nostra terra.

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