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Giovanni Battista Roselli: il foggiano che visse nei campi di concentramento

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Foggia – Tanti i nomi dei grandi personaggi foggiani che si ricordano in diversi ambiti, quello musicale, artistico e politico. Questa volta, però, vogliamo parlarvi di un nostro concittadino che forse in pochi conoscono: Giovanni Battista Roselli.
Roselli è un personaggio di cui si parla sempre poco ma che ha una storia degna di essere raccontata e ricordata. Roselli subì sulla propria pelle le barbarie della guerra: fu internato nei campi di concentramento.
Superata questa parentesi dolorosa della sua vita, ha scritto un memoriale intitolato “La speranza rende liberi” che, Geppe Inserra di Lettere Meridiane, ha messo a disposizione di tutti su concessione della famiglia Roselli. L’ebook è scaricabile da questo Link
Roselli morì il 20 aprile del 1989, egli fu un personaggio molto conosciuto a Foggia, soprattutto per via della sua intensa ed instancabile attività politica. Fu militante e dirigente della Democrazia Cristiana.
L’ex Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, lo insignì di una Medaglia d’onore per via della sua lunga peregrinazione nei lager nazisti.
Roselli rimase nei campi di prigionia per ben due anni: dal settembre del 1943 fino all’8 maggio del 1945. Tornato finalmente a Foggia fu tra i fondatori dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra, che ebbe l’onore di presiedere fino al 1989, anno della sua morte.
Il comune di Foggia ha intitolato una via in suo nome.

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