Foggia e Gargano, oltre 4.800 ettari in cenere: il 70% degli incendi pugliesi in Capitanata

FOGGIA – La Capitanata è l’epicentro dell’emergenza incendi in Puglia. Dall’inizio dell’estate, secondo i dati Coldiretti basati sul sistema europeo Effis, oltre 4.804 ettari di vegetazione sono andati in fumo nella sola provincia di Foggia, pari a più del 70% della superficie bruciata in tutta la regione.
Tra le aree più colpite c’è il Gargano, dove le fiamme hanno lambito la Foresta Umbra, patrimonio UNESCO e cuore verde del Parco nazionale. In pericolo anche altri polmoni verdi del territorio, come il Bosco dell’Incoronata alle porte di Foggia.
La devastazione ha colpito boschi, campagne, masserie e colture: grano bruciato, oliveti distrutti, animali uccisi dal fumo e intere zone interdette a pascolo e turismo. Secondo Coldiretti, per ricostruire ciò che il fuoco ha cancellato potrebbero servire fino a 15 anni.
A pesare non sono solo siccità e alte temperature: sei incendi su dieci sarebbero di origine dolosa. In Capitanata, inoltre, l’abbandono di campi e boschi e la presenza di rifiuti che, incendiati, amplificano i danni, aggravano una situazione già critica.
“Il fuoco distrugge, ma è l’assenza che alimenta il disastro” denunciano gli agricoltori, primi a pagare il prezzo di una catastrofe che sta cancellando biodiversità, economia e memoria del territorio.