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Foggia, Accademia di Belle arti “abusiva”

L'Accademia occupa un immobile di proprietà del Comune di Foggia in base ad un contratto scaduto da molti anni

Al Comune di Foggia c’è qualcosa che non funziona. Capita che sia creditore, ma si dimentichi di incassare quanto dovuto. Nessuno si era accorto che la Gema non versava le imposte incassate per conto del Comune (accumulando un credito di oltre tre milioni di euro), nessuno si è accorto che l’Accademia di Belle Arti occupa il palazzo della ex Banca d’Italia – di proprietà del Comune di Foggia – con un contratto scaduto da almeno trenta anni. Nessun sindaco, nessun assessore, nessun dirigente ha mai fatto caso che quel palazzo – proprio di fronte al Municipio – non portava nessun vantaggio economico alle casse comunali. Se ne è accorto il neocommissario straordinario Cardellicchio che, con una battuta, ha detto che l’Accademia è un occupante abusivo. Esiste un contratto – ha subito precisato – ma scaduto da molto tempo e sarà sistemato n tempi rapidi. A breve, a quanto si è saputo, un incontro tra lo stesso Cardellichhio ed il presidente dell’Accademia Massimiliano Arena.

Vincenzo D'Errico

Giornalista professionista e scrittore, impegnato a lungo nell’emittenza locale, collaboratore del quotidiano L’Edicola del Sud, direttore della Rivista Filosofia dei Diritti Umani / Philosophy of Human Rights.

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