Dolcetto o scherzetto?

Cari lettori, care lettrici, oggi è il 31 di ottobre e, come di certo saprete, si festeggia Halloween. Questa festa è senza dubbio controversa: c’è chi pensa che vada bandita (arrivando a distruggere zucche armato di una mazza da baseball tricolore in TV), c’è chi la tollera, chi la giustifica e chi aspetta con ansia questo giorno per travestirsi e passare una giornata diversa in compagnia degli amici.
Ebbene, a mio modesto parere, ognuno nella sua vita è libero di fare le scelte che crede. La diversità è un bene prezioso, che ci arricchisce e ci rende unici.
Quello che mi ha spinto a scrivere questo editoriale, invece, va oltre una festa, che piaccia o meno. Questo giorno, infatti, viene erroneamente associato ai tristi episodi di bullismo ed efferata violenza avvenuti a Foggia nelle ultime settimane.
La lista di episodi sarebbe lunga e penso sia anche inutile angosciarvi ulteriormente. Sassaiole, pestaggi, botte ad anziani e molto altro ancora. A tal proposito è intervenuta perfino la Questura, annunciando il dispiegamento di forze in concomitanza con questa festa che, a quanto pare, potrebbe portare i ragazzini a commettere crimini.
Io di fronte a tutto questo mi pongo, e vi pongo, una domanda: siamo davvero arrivati al punto di dover richiedere l’aiuto delle forze dell’ordine in concomitanza di una festa (di qualunque genere si tratti)?
Interroghiamoci piuttosto su COSA FACCIAMO NOI per aiutare i nostri figli, fratelli e sorelle, a diventare dei cittadini migliori. Chiediamoci quali insegnamenti abbiamo trasmesso loro. Iniziamo ad interrogarci su tutto questo.
Perché se un ragazzino arriva a sferrare dei pugni ad un 78enne per “divertimento” è evidente che abbiamo fallito. Se per una festa come Halloween la città ha bisogno di essere presidiata, allora il problema è ben più grave.
Significa che la nostra città è destinata a morire.
Luigi Sabbetti