Cosa deve fare l’inquilino quando vuole disdire l’affitto

Sia l’inquilino che il locatario possono decidere di recedere dal contratto di affitto prima che arrivi la scadenza di quest’ultimo.
Sono diversi i motivi che possono spingere a prendere questa decisione.
In ogni caso il tutto va comunicato all’Agenzia delle Entrate.
Ma cosa deve fare in particolare l’inquilino quando vuole comunicare la disdetta del suo contratto di affitto?
Vediamo tutti i passaggi da tenere presenti.
Cosa scrivere sulla lettera di disdetta
La disdetta del contratto di affitto deve essere fatta per iscritto, perché altrimenti il recesso può essere considerato nullo.
La disdetta va inoltre comunicata per mezzo di una raccomandata con avviso di ricevimento.
In questo modo è possibile dimostrare in maniera certa la ricezione della lettera e non potrebbero sorgere problemi per quanto riguarda i termini del preavviso.
Nello scrivere una lettera di disdetta, è importante indicare l’oggetto, specificando che si tratta appunto di una disdetta di contratto di locazione, di cui deve essere riportata la data di stipula e di cui deve essere indicata la data di scadenza.
È fondamentale riportare anche gli estremi di registrazione e descrivere l’immobile che costituisce l’oggetto del contratto di locazione.
In questa guida apposita puoi trovare tutte le informazioni dettagliate su casa scrivere sulla lettera di disdetta di affitto.
Poi con la presente va manifestata la propria volontà di disdire il contratto, indicando l’indirizzo dell’immobile, il piano ed eventualmente anche i dati relativi al Catasto, con particella e subalterno.
Infine si inserisce la data e si firma la lettera.
La comunicazione all’Agenzia delle Entrate
L’inquilino, quando decide di disdire il contratto di affitto, deve comunicare questa decisione all’Agenzia delle Entrate.
Si deve rivolgere all’ufficio in cui è stato registrato il contratto all’inizio del rapporto di locazione.
Deve fare questa operazione compilando e consegnando il modello RLI.
Inoltre entro 30 giorni deve versare l’imposta di registro, che in questo caso è fissa e corrisponde a 67 euro.
Il modulo RLI di cui abbiamo parlato può essere inviato anche per via telematica.
In realtà, per quanto riguarda il pagamento dell’imposta, questo sarebbe da dividere tra le parti, ma il versamento spetta al locatore, che può rivalersi comunque sull’inquilino per recuperare la metà dell’importo che deve essere pagato.
L’imposta non è da versare se si è scelto il regime della cedolare secca, la quale sostituisce le imposte di bollo e di registro.
Quando l’inquilino può chiedere la disdetta del contratto di affitto
L’inquilino deve anche specificare nella comunicazione di preavviso della disdetta del contratto di locazione i motivi che lo spingono a disdire questo contratto stesso e che devono essere gravi.
Per esempio, può trattarsi di una questione del trasferimento di un dipendente che deve trasferirsi in un’altra città.
Il proprietario della casa, valutando i motivi che sono scritti nella lettera, può chiedere anche il risarcimento del danno, che è da attribuire alla disdetta anticipata.
In ogni caso, comunque, deve provare il fatto che l’inquilino sia stato inadempiente.
La lettera deve essere inviata almeno sei mesi prima di lasciare l’immobile oppure si può fare riferimento ad un’altra tempistica, se nel contratto è stato specificato un termine differente.
L’inquilino può sempre non rispettare la data indicata.
Comunque deve pagare, in ogni caso, al locatore le mensilità che sono state oggetto di mancato preavviso.
Naturalmente l’inquilino deve lasciare l’immobile nelle stesse condizioni in cui l’ha trovato, a parte gli elementi che sono da ricollegare all’usura per l’utilizzo quotidiano.
Deve farsi carico, quindi, della pulizia finale della casa e pagare i costi di piccola manutenzione che derivano dal consueto deterioramento della casa che ha avuto in affitto.
In tutto questo tempo il locatore può trattenere la caparra fino al momento in cui avrà verificato la messa a punto di queste circostanze e dopo aver controllato che non ci siano stati danni provocati dall’inquilino all’interno dell’abitazione.