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Ufficiale: Coronavirus, scuole chiuse in tutta Italia fino a metà marzo

Giuseppe Conte e Il Ministro dell’istruzione Azzolina, confermano quanto era trapelato nelle scorse ore.

Scuole e università chiuse fino a metà marzo in tutta Italia: questa è la risposta del Governo all’emergenza sanitaria rappresentata dal Coronavirus.

La decisione di chiudere università e scuole italiane fino al 15 marzo è il risultato della riunione tra il premier Giuseppe Conte e i ministri a Palazzo Chigi, incontro nel quale si è affrontato il grave problema della diffusione del Coronavirus nelle regioni del nostro Paese.

“A seguito del caso di COVID-19 registrato a San Marco in Lamis, il sindaco Michele Merla ha disposto, per oggi 4 marzo, la chiusura straordinaria di tutte le scuole di ogni ordine e grado. Inoltre, in via precauzionale, ha rimandato ad altra data lo svolgimento del mercato settimanale”

Con questa nota il primo cittadino di San Marco in Lamis, commune in provincia di Foggia, ha disposto la chiusura di tutte le scuole e il rinvio del mercato settimanale del paese dopo la morte del 75enne risultato positivo al Coronavirus.

La situazione in provincia di Foggia sarebbe alquanto delicata stando a quanto ha affermato questa mattina il Presidente Michele Emiliano durante una conferenza.

“In alcuni luoghi, mi riferisco ai paesi a nord della Puglia, ci sono situazioni in cui abbiamo difficoltà a controllare il virus. Non abbiamo chiuso la catena dei contagi.

Oggi con il Prefetto di Foggia, il sindaco di San Marco in Lamis, paese dal quale parte il rischio di contagio nella Puglia settentrionale, e con il Governo si dovrà prendere una decisione su quello che sta accadendo in Capitanata”, queste le parole di Emiliano.

Ricordiamo che fino a questo momento in Puglia sono stati registrati 9 casi di contagio da Coronavirus tra cui il 75enne deceduto. “Il corpo del 75enne della provincia di Foggia è stato rilasciato per i funerali prima di avere l’esito del tampone”, ha affermato Emiliano.

Un grave errore da parte del medico legale, quindi, che ha determinato un rischio di possibili contagi nel Foggiano.